Dal “RisVeglio Duemila” N. 46/2015
La Fiorita dell’otto dicembre a Ravenna ha assunto quest’anno una maggiore solennità, per la coincidenza con l’apertura della Porta Santa e con l’intitolazione della piazzetta antistante il Duomo a Guido Maria Conforti.
Un momento in cui la storia della Chiesa ravennate s’intreccia con la storia della città di Ravenna, nel ricordare e celebrare una figura religiosa che – come ha detto il Sindaco – può essere indicata come esempio di apertura verso gli altri e di ricerca di pacificazione di cui i nostri tempi avvertono il bisogno.
Conforti, di cui si è celebrata la canonizzazione a Roma il 23 ottobre 2011, fu Vescovo e nello stesso tempo missionario, fondatore della “Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere”. Nominato arcivescovo a Ravenna (1902 – 1904) egli vi arrivò con “cuore di amico, di fratello, di padre”. Il suo ingresso umile, in una città ostile, non lo scoraggiò ed egli si mise subito al lavoro non risparmiandosi mai, visitando parrocchie, abitando canoniche e confessionali, preoccupandosi soprattutto della vita del Seminario.
Divenuto vescovo di Parma, visse i tempi difficili delle lotte sociali per gli scioperi agrari. In quelle circostanze il Vescovo esortò alla pace rivolgendosi sia “ai figli della fatica, ai lavoratori” sia ai ricchi e agli industriali, condannando la “smodata avidità di arricchirsi” e invitando a essere “sempre umani, generosi” e ad accogliere la parola del Vescovo – padre che “senza secondi fini, non desidera e non cerca che il bene di tutti”.
Parole precorritrici, che ben si inseriscono nel clima che l’Anno della Misericordia vuol far sorgere. Il volto sorridente di Conforti dietro cui si celava una volontà ferma, così come è apparso nel breve video illustratoci dal padre saveriano, ha accompagnato le parole dell’arcivescovo Lorenzo, che si è rivolto con accenti affettuosi alla folla vociante dei bambini. Il Vescovo ha chiesto loro l’impegno a testimoniare la fede a casa, a scuola, negli ambienti che frequentano. Tanti occhi hanno visto scorrere le immagini dei bambini peruviani, incontrati da don Stefano Morini e dal gruppo missionario in Perù e il pensiero è andato lontano, in quelle terre desolate. L’adesione dei ragazzi di A.C.R. ha confermato una promessa di impegno e la benedizione dell’arcivescovo ha augurato a tutti i bambini presenti, di poter proseguire il cammino verso un domani sereno.
Questa folla festosa di ragazzi, genitori, nonni, si è spostata all’esterno per celebrare la dedica della piazzetta a Guido M.Conforti, alla presenza del Sindaco Matteucci e dell’Assessore Cameliani.
Il “volo” del pompiere che ha deposto i fiori ai piedi della Madonna è stato salutato da un applauso fragoroso.
E poi… via libera ai palloncini multicolori, seguiti da tanti occhi che hanno guardato verso l’alto, con l’incanto dell’innocenza.
Anna Martino