Territorio e Internet. Convegno FISC
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 39/2011
Ha festeggiato cento anni insieme a tanti suoi ‘colleghi’, il ‘Corriere Cesenate, Settimanale di informazione della Diocesi di Cesena-Sarsina , durante il Convegno nazionale della Fisc (Federazione Italiana Settimanale Cattolici) tenutosi nella cittadina romagnola dal 20 al 22 ottobre scorsi. Il tema era ‘Territorio e Internet’ ed è stato dibattuto dai giornalisti delle testate cattoliche del nostro Paese, che raggiungono oltre un milione di case italiane. Una informazione, la loro, che deve essere precisa e approfondita, mai banale, e, soprattutto, ispirata al Vangelo.
Nella giornata di apertura, Mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio Cei per le Comunicazioni sociali, ha richiamato la sfida attuale della stampa cattolica, che è impegnata a dare una lettura vera della realtà. Egli ha sottolineato che il giornalismo di impronta cattolica deve ‘cogliere le aspirazioni profonde del nostro tempo, anziché normalizzare l’esistente sotto l’alibi del diritto di cronaca, o, peggio, farsi manovali della ‘fabbrica di notizie’ ad uso e consumo di interessi di parte’.
Giovedì 20 sono intervenuti anche il Vescovo di Cesena-Sarsina, Douglas Regattieri, il delegato della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna per le Comunicazioni sociali, Mons. Ernesto Vecchi e il direttore del Corriere Cesenate, nonché presidente della Fisc, Francesco Zanotti, che ha ribadito il ruolo indispensabile dei Settimanali cattolici in Italia. E’ stato anche presentato il volume ‘I 100 anni del Corriere Cesenate’.
Tra giornali e Internet
‘E’ importante che la rete ci renda più umani‘. Questa frase dà un po’ il senso della tavola rotonda (che ha fatto seguito alla S. Messa in Cattedrale) di venerdì mattina su ‘Nuovi linguaggi e nuove responsabilità tra giornali e Internet’. Aprendo i lavori, Mons. Claudio Giuliodori, Presidente della Commissione Cei per le Comunicazioni Sociali, si è chiesto come sia possibile collegare internet e il territorio reale e se sia vero che la rete rafforza le comunicazioni già esistenti. L’obiettivo dei Settimanali cattolici, ha proseguito, è arrivare al cuore e alla mente delle persone e portare nelle nuove tecnologie letture e valori di giudizio unici, che hanno la loro radice nel Vangelo.
Preoccupato è apparso Domenico delle Foglie, presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione), che, parlando su ‘Internet, una questione di famiglia’, ha affermato che di fronte al ‘web 2.0′ (cioè l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l’utente, come i blog, i forum, Facebook, Twitter’) dobbiamo essere molto realisti. L’uso continuo, soprattutto da parte degli adolescenti, di questi strumenti, può portare alla creazione di ‘profili’ personali lontani da quella che è il soggetto reale e anche di una ‘famiglia virtuale’ (i contatti su Facebook ad esempio), che la persona potrebbe preferire a quella vera: è la famosa ‘spersonalizzazione’, che può giungere sino a una perdita o a una non conoscenza della propria identità. Di fronte a questo e ad altri rischi, la famiglia deve essere presente, stare nella rete, interagire e coglierne gli aspetti positivi.
Ad esempio, come ha fatto capire Michele Sorice (docente alla Luiss di Roma) intervenendo su ‘Territorio e internet: due culture a confronto’, la possibilità di scambiarsi informazioni utili in brevissimo tempo, o di arricchire il proprio bagaglio culturale (Internet è un territorio delle culture) navigando in rete, o di promuovere iniziative di grande utilità pubblica. Il vero problema, ha detto, è l’assenza delle famiglie: se un ragazzo sta otto ore davanti al video, la colpa non è del video’ La rete ‘ ha proseguito ‘ mi dà la possibilità di sperimentare la mia realtà quotidiana e di comunicarla; è una forma di dialogo. Non solo, in rete si avviano forme di giornalismo partecipativo ed è possibile, inoltre, valorizzare l’informazione locale. A tal proposito, sarà importante ‘ è stato detto al Convegno ‘ avere strumenti e fondi a disposizione per potenziare i siti dei settimanali cattolici e fare sempre più rete con altri mezzi informativi (es. Avvenire, le radio, la Fisc, il Sir’).
Chiara Giaccardi ‘ Docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ‘ ha concluso, affermando tra l’altro che, anche in rete, ‘Non è il tipo di legame che fa la differenza, ma è l’atteggiamento con cui, anche a distanza, la persona si pone di fronte ad esso (occorrono sincerità, autenticità’). Certo, la comunicazione deve essere impegno, sforzo, volontà e soprattutto libertà, mentre la rete a volte è fatta per trattenerti e vincolarti’. Tuttavia, come è scritto nella Caritas in veritate, in ogni conoscenza e atto d’amore ogni uomo sperimenta un di più’.
Le parole di Mons. Crociata
Nella giornata conclusiva si è tenuta una tavola rotonda coordinata da Paolo Bustaffa, direttore del’Agenzia Sir, alla presenza ‘ fra gli altri ‘ di Marco Tarquini, direttore di Avvenire. I lavori sono stati conclusi da Mons. Mariano Crociata. Il segretario generale della Cei si è rivolto ai direttori dei Settimanali Cattolici affermando: ‘Cari amici, la Chiesa italiana conta su di voi, vi è vicina ed è pronta ad aprire nuovi tavoli di confronto per iniziative propositive’. Una vicinanza ed un sostegno tanto più importanti in uno scenario delicato come quello attuale, che vede moltissime piccole testate a rischio chiusura causa i dissennati tagli del Governo: ‘L’aumento delle tariffe postali ‘ ha proseguito ‘, la riduzione del sostegno pubblico, con i tagli al Fondo per l’editoria, sono tutti elementi che contribuiscono a mettere a rischio di sopravvivenza decine e decine di testate e centinaia di posti di lavoro. Pur tenendo conto della crisi economica, bisogna tenere conto che il venir meno di queste voci dal territorio rappresenterebbe un impoverimento per l’intero paese’.
A cura di Fabrizio Casanova
Speciale di Teleromagna