Tempo di speranza

Tempo di speranza Dal “RisVeglio Duemila” N. 14/2017 
 Diversamente da altre festività cristiane, la Pasqua non si presta facilmente ad essere trasformata in un’occasione di festa consumistica, superficiale, di divertimento. Anche per le persone che sono indifferenti alla religione, resta un richiamo alla risurrezione di Gesù Cristo, una festa positiva, di gioia.
Ma per i credenti essa è il principale mistero della fede cristiana.
E per vivere veramente la Pasqua è necessario partecipare alle celebrazioni della Cena del Signore il Giovedì santo, alla Via Crucis con l’adorazione del Venerdì santo, alla veglia pasquale della notte del Sabato santo. Attraverso l’ascolto del racconto della Passione, i segni e i gesti che caratterizzano questi tre giorni santi, ognuno può rivivere e comprendere cosa significa la morte in croce e la risurrezione di Gesù non solo per Lui, ma anche per la propria vita.

La parola di Dio ci insegna infatti che la Risurrezione non è avvenuta solo per Cristo, ma che a causa di essa tutti noi potremo sperimentare dopo la morte la risurrezione e la gioia della Vita piena, eterna. Saremo anche noi trasformati e assunti nella pace e nella comunione con Dio, integralmente, con il nostro spirito, la nostra personalità e il nostro corpo. Questo ci permette di vedere con occhi diversi il male che c’è oggi nel mondo e che sembra diffondersi e crescere in tanti luoghi. Possiamo vederlo ridimensionato, perché sappiamo che alla fine ci sarà la vittoria di Colui che è risorto e ha tolto così l’ultima parola alla morte, al peccato, al male. Sappiamo che ci sarà giustizia e pace per tutti, soprattutto per quelli che in questa terra hanno sempre subito violenze, persecuzioni e ingiustizie.
Ci sarà misericordia per coloro che hanno usato misericordia anche senza ricevere nulla in cambio. Ci sarà la visione di Dio per coloro che avranno amato Lui solo nei fratelli con cuore puro. Nello stesso tempo, questa speranza ci dà la forza per lottare e per far crescere la giustizia, la pace, il rispetto della dignità dei piccoli, dei poveri, degli indifesi, e per favorire la riconciliazione là dove l’odio genera conflitti. E, se lo vogliamo vedere, in quante parti del mondo i cristiani – insieme con altre persone di buona volontà – stanno già facendo cambiare tante situazioni di odio e di morte, di povertà e sfruttamento in condizioni di solidarietà, di condivisione, di amicizia! Questo vedere il bene oltre e sopra il male, ci permette di dire che la Risurrezione agisce già oggi nella vita della Chiesa, dei cristiani e degli uomini di buona volontà. Perciò non abbiamo solo motivi di timore o pessimismo, ma con sano realismo cristiano possiamo augurarci una buona Pasqua e guardare avanti con speranza.
Morte e Vita si sono affrontatein un prodigioso duello.Il Signore della vita era morto;ma ora, vivo, trionfa.“Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?”.“La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea”.
Buona Pasqua di risurrezione a tutti!

  + Lorenzo, arcivescovo