24 Febbraio 2014

Sogni per la Missione

Sogni per la Missione
 
Dal ‘RisVeglio Duemila’  N. 7/2014
 
 
‘Ho imparato a sognare, quando inizi a scoprire che ogni sogno ti porta più in là cavalcando aquiloni, oltre muri e confini”. Queste parole di Fiorella Mannoia sono riecheggiate in via Canneti, sabato 1° febbraio, al primo incontro del Corso missionario.
 
Si, noi ragazzi del Centro Missionario Diocesano abbiamo imparato a sognare e non vogliamo smettere: sogniamo un mondo più giusto, un mondo in cui tutti abbiano da mangiare, in cui tutti possano studiare, in cui tutti possano incontrare Gesù. Questo sogno lo abbiamo portato, durante le nostre visite nelle scuole superiori, fra i banchi di scuola, fra gli adolescenti, mostrando con diapositive e foto tanti bambini e tanti poveri che abbiamo incontrato in missione.
 
La visita nelle scuole è stata molto impegnativa, ma questa fatica è svanita vedendo gli occhi dei ragazzi accendersi e illuminarsi davanti alle immagini che scorrevano sulle pareti scolastiche. Ancor più sorprendente è stato vedere che tanti di loro hanno deciso di impegnarsi attivamente per portare avanti questo sogno, presentandosi al Corso missionario. Un Corso che si concluderà quest’estate con campi estivi e, per i maggiorenni, con un’esperienza di missione in Perù.
 
In questo primo incontro ci hanno guidato sei ragazzi del Centro missionario di Padova, che hanno parlato della loro esperienza di ‘anima-cuori‘! Si, perché se in parrocchia ci sono gli animatori e a scuola gli educatori, in missione ci vogliono animacuori che sono coloro che sanno animare, infiammare e infervorare i cuori delle persone. Ed è questo quello che hanno fatto, attraverso varie dinamiche e attività, i nostri amici di Padova: hanno scaldato i nostri cuori, da troppo tempo ormai raffreddati dall’abitudine, dal vivere di corsa, dal pensare solo a noi stessi!
 
L’incontro si è concluso con un breve momento di preghiera per interiorizzare che possiamo essere veri missionari solo se sappiamo scorgere Gesù negli occhi e nella sofferenza dell’altro.
 
Al termine la nostra più grande soddisfazione è stata vedere come tutti i ragazzi abbiano deciso di intraprendere e portare avanti questo percorso di ‘scoperta’ della missione, nonostante ne siano molto intimoriti, anche se affascinati.
 
Speriamo, quindi, di ritrovare lo stesso entusiasmo e voglia di fare anche nei prossimi incontri.
 
 
I giovani del Centro Missionario