Sant’Elisabetta d’Ungheria
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 42/2012
L’Ofs: una via alla santità laicale
Sant’Elisabetta d’Ungheria
Anche quest’anno le fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Ravenna si preparano a festeggiare la Patrona dell’Ordine: S. Elisabetta d’Ungheria. Quest’anno, in spirito di alternanza, la ricorrenza verrà celebrata presso la chiesa di San Pier Damiani, sabato 17 novembre: ore 17 incontro con l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi; ore 18.15: celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo e rinnovo della ‘promessa di vita evangelica’. Ci prepareremo alla festa con un triduo; nei giorni 14, 15, 16, nelle rispettive Fraternità.
Sarà un importante momento di comunione fraterna ed un’occasione per meditare le meraviglie del Signore operate in otto secoli di storia.
In varie occasioni avrete sentito parlare di terziari francescani. Forse avete chiesto chi sono i terziari francescani? Cos’è l’Ordine Francescano Secolare? Per alcuni la risposta sarà stata molto vaga o poco esauriente, per altri invece è suonata amica alle orecchie, però non tutti si sono resi conto del posto che il terziario occupa nella Chiesa universale e in quella locale! Il terz’Ordine francescano, oggi chiamato Ordine Francescano Secolare, è nato come movimento di fervore religioso suscitato dalla predicazione di San Francesco. Infatti a Cannara, villaggio a poca distanza da Assisi, il serafico predicò con tanto fervore che gli uomini e le donne volevano abbandonare le loro case e le famiglie per seguirlo. Il Santo non lo permise e disse: ‘Non abbiate fretta e non partite, e io vi ordinerò quello che voi dobbiate fare per la salvezza delle anime vostre. E allora pensò di fare il Terz’Ordine per universale salvezza di tutti’. Questo il motivo per cui il Santo istituì il Terz’Ordine e per esso scrisse una Regola. Regola facile, pratica, piena di spirito evangelico, adatta a tutti gli uomini e le donne nelle diverse condizioni di vita. Quali sono i doveri del terziario? 1. Osservare i comandamenti di Dio, i precetti della Chiesa, i doveri del proprio stato. 2. Essere di buon esempio a tutti, in tutto e per sempre, mediante l’esercizio dell’umiltà, della povertà, della penitenza e della carità francescana. 3. Approfondire la vita, la figura e l’opera di San Francesco sforzandosi di viverne lo spirito nella propria vita, diffondere e propagare lo spirito evangelico di perfezione cristiana nel proprio ambiente familiare e sociale. In sostanza la Regola dell’OFS non comanda altro che la pratica fervorosa della vita cristiana. L’OFS è dunque un ‘VERO ORDO’(Ordine vero) che ha una Regola autenticata dalla Chiesa, molto diversa da un semplice regolamento. Richiede la Professione che è un atto solenne religioso comprendente una particolare consacrazione a Dio e alla Chiesa con un preciso impegno di vivere il Vangelo alla maniera di San Francesco d’Assisi. Per sua natura è perpetua, e come tale, è accettata e riconosciuta dalla Chiesa. Gli appelli della Chiesa alla santità e all’apostolato, le grida di aiuto degli uomini, hanno trovato sempre risonanza nelle fraternità dell’OFS. Sono i Papi ad affermarlo: ‘ogni qualvolta la Chiesa chiamò a raccolta i suoi figli per un’opera di rinnovamento organico e profondo, trovò i terziari pronti a cooperare, affinché i comuni sforzi non fossero vani’, afferma Pio XII nel discorso ai terziari del 1° luglio 1956.
Alla grande schiera di coloro che, nel corso dei secoli, hanno seguito S. Francesco nello stato laicale, appartiene S. Elisabetta d’Ungheria, in onore della quale il Santo Padre Benedetto XVI, proclamando, alcuni anni fa, l’anno elisabettiano, con una lettera-messaggio, metteva in risalto la grandezza della nostra santa Patrona che ‘seppe unire le doti di sposa e madre esemplare all’esercizio delle virtù evangeliche, apprese alla scuola del Santo di Assisi. Si rivelò vera figlia della Chiesa offrendo una testimonianza concreta, visibile e significativa della carità di Cristo’.
Nell’attesa di incontrarci in tanti, francescani e simpatizzanti, nonché appartenenti ad altri Movimenti e Gruppi ecclesiali, auguriamo a tutti pace e bene
I francescani secolari di Ravenna
