28 Febbraio 2013

San Giuseppe Operaio: Il Gruppo Missionario

 

San Giuseppe Operaio: Il Gruppo Missionario
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 8/2013       
 
E’ stato molto intenso l’incontro col Gruppo missionario svoltosi giovedì 17 gennaio a Ravenna presso la Parrocchia di San Giuseppe Operaio.
Un clima di commozione ha fatto da sottofondo al districarsi del filo della memoria e al delinearsi di scene di vita quotidiana nel Villaggio Anic, in cui la lontananza dal centro rafforza il senso di comunità solidale.
Fra ricordi e verifica del presente è stata ritessuta la trama dell’esistenza di questo gruppo, formatosi nel 1980 per iniziativa di suor Anna Mazzocoli delle suore Salesiane di Maria Ausiliatrice, già a suo tempo missionaria per 20 anni a Montevideo (Uruguay).
Da quando nel 1984 le suore salesiane si sono trasferite a Lugo, il gruppo pro-missioni ha voluto proseguire, secondo lo spirito caritatevole che aveva contraddistinto l’operare di suor Anna.
Il gruppo che conta sulla presenza costante di Elide, Irvana, Fernanda, Giovanna, Renata, Gigliola, Venere, Floriana, Mara e sua madre Silvia e sulla collaborazione di Marta, Orietta, Marisa, Flavia, Caterina, si riunisce ogni giovedì dalle 15 alle 18 nel laboratorio che il parroco Don Andrea Bonazzi mette e disposizione presso i locali attigui alla Chiesa; affiliate al gruppo vi sono signore che svolgono l’attività presso il loro domicilio.
Coordinate da Elide, organizzano il loro lavoro, dopo un momento di raccoglimento. E’ in questo contesto che è emerso il ricordo del diacono Vittorio Morini, che per 20 anni ha continuato a seguirle, portando il suo sostegno ogni giovedì. Il pensiero è andato anche a Don Silvano, al quale ora non fanno mancare la loro presenza.
La loro attenzione è rivolta anche alle nuove generazioni, che vengono coinvolte nelle collaborazioni necessarie per organizzare gli eventi del percorso missionario diocesano; l’ottobre missionario, la seconda domenica d’Avvento, il 1° maggio (festa del patrono).
In quelle occasioni si organizza la pesca e si allestiscono le bancarelle. Ed allora è tutto un fervore di preparativi: il giro dei negozi, con la lettera del parroco, la spesa, la ricerca di idee nuove per attirare più persone e potenziali benefattori.
L’inventiva e l’abilità di queste ‘operatrici di bene’ si concretizzano in manufatti di antica maestria.
Ad un nostro invito, da uno scatolone, come da uno scrigno prezioso, sono spuntati dei piccoli capolavori: macramè punto ideato dai marinai, fatto tutto a nodi; punto croce che ha arricchito una tovaglia per Natale; punto fiamma; ricamo bizantino; oltre all’uncinetto, la maglieria, la sartoria.
Il ricavato è destinato a progetti che vengono scelti di anno in anno e al progetto per l’Infanzia missionaria indicato dall’Ufficio missionario. Quest’anno è stato scelto di finalizzarlo all’adozione di cinque scuole in Africa.
E’ stato infatti compreso che la formazione è necessaria per il riscatto delle persone e l’emancipazione dei popoli.
Questo bisogno di formazione missionaria si esplicita nel desiderio di mantenere gli incontri mensili dei gruppi, in cui si possa riflettere sui temi che vengono proposti, con l’ausilio di filmati e di testimonianze dirette.
‘Ma basta anche una parola, una presenza, un pensiero’ come ha detto qualcuna di loro, per dare significato e valore al loro umile ma sentito operare, per poter ‘guardare un po’ fuori’ e trovare conferma di un giusto agire, per sentirsi parte di una comunità diocesana che si muove all’unisono, pur nella diversità delle varie realtà parrocchiali.
E’ questo l’obiettivo che si vuole perseguire con la creazione della Consulta dei gruppi missionari della Diocesi, onde instaurare una comunicazione circolare e favorire la partecipazione alla Giornata nazionale sulle Missioni.
Anna Martino