Rinnovarsi nella fede. Il mandato diocesano agli operatori pastorali

Rinnovarsi nella fede. Il mandato diocesano agli operatori pastorali
 
     
Rinnovarsi nella fede. Camminiamo insieme sulle orme degli Apostoli per una ‘nuova evangelizzazione’ delle nostre terre
 
Mandato diocesano agli operatori pastorali.
 
Nella giornata di domenica 20 ottobre 2013 nella Basilica Cattedrale in Ravenna si è tenuto il mandato diocesano agli operatori pastorali presieduto dall ‘Arcivescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni.
 
La giornata si è articolata in due momenti: il primo è iniziato con una relazione di Don Broccardo (da Padova) e il secondo ha proseguito con la celebrazione vera e propria e consegna del mandato e del sussidio dedicato appunto agli operatori pastorali.
 
La relazione di Don Broccardo è stata molto illuminante ed ha analizzato il testo degli Atti degli apostoli proposto quest’anno nel sussidio.
 
Il relatore ha premesso che la scelta del testo è stata molto ardua perché non molto conosciuto perciò non molto popolare. Ha quindi puntualizzato che il testo è la continuazione del vangelo di Luca a cui è venuta l’idea di trasmettercene i contenuti parlando ad uno sconosciuto Teofilo che può essere l’uomo qualunque a cui parla.
 
Esso parte dalla salita al cielo di Gesù e narra le vicende degli apostoli ma anche di diaconi e di coppie comuni che formarono le prime comunità cristiane e che piano piano si sono diffuse ai confini della terra.
 
Finiscono con Paolo a Roma.
 
Quando Gesù sale al cielo gli apostoli si aspettano un atto estremo ‘Signore è questo il tempo in cui ricostituirai il regno d’Israele ?’ ma egli rispose ‘Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta , ma avrete forza dallo Spirito Santo’ (CAP.1  6-8).
 
Se siamo partiti da lì e siamo ora così tanti occorre dare atto che l’azione dello Spirito Santo è stata efficace.
Dalle omelie di Paolo che si diceva trafiggessero il cuore e portavano a molte conversioni a quelli di Papa Francesco l’azione dello spirito divino è evidente ed efficace.
 
La crescita veloce della comunità cristiana portò a crisi interne, a persecuzioni, ma coloro che vennero dispersi per il mondo evangelizzarono separatamente, non si fermarono, anzi trasformarono un evento avverso in uno a loro favore: anche in questo si può notare l’azione dello Spirito Santo. Ad una prima espansione numerica segue quindi una proficua espansione geografica. Paolo si sposta da Cipro a Tessalonica a Corinto poi torna a Gerusalemme e qui viene imprigionato per due anni: ma anche incatenato predica affermando che è lui in catene non la parola di Dio.
 
Oggi ricordiamo la missionarietà della chiesa ma Gesù è stato il primo a parlarne. Nel Cenacolo lo Spirito Santo manda gli apostoli fuori e da lì arriveranno ai confini estremi della terra.
 
Il progetto che sta dietro all’azione centrifuga della Chiesa è di Gesù.
 
Gli atti degli apostoli sono denominati come il vangelo dello Spirito Santo, ora sappiamo perchè.
 
L’Arcivescovo nella sua omelia ha sottolineato l’importanza del momento diocesano di mandato a tutti gli operatori pastorali. Dentro al grande mandato ricevuto dalla chiesa c’è anche il mandato personale ad ognuno dei partecipanti.
 
Durante il nostro pellegrinaggio sulla terra siamo missionari. Tale missione nasce dal Padre, dall’amore, dalla carità di Dio che vuole espandersi e questo per mezzo del nostro operato.
 
Non è un semplice compito di noi volontari nelle nostre parrocchie: più che offrirci lasciamoci chiamare. Partiamo dalla generosità di Dio che ci coinvolge.
 
Nel cap.2 ,1-12 degli Atti degli Apostoli dopo l’intervento dello spirito santo che si abbatte come vento gagliardo i Giudei di ogni nazione comprendono, ognuno nella propria lingua, ciò che i Galilei dicono loro.
 
Non servirebbe uno spirito santo che parla ma non si può comprendere ed ecco allora l’azione dello spirito divino.
 
Al termine della celebrazione è stato consegnato il sussidio pastorale creato per accompagnare il cammino della Chiesa sulle orme degli Apostoli. Fatto a schede operative farà da guida ad ogni tipo di operato e servirà per incrementare l’animazione biblica pastorale. Allora ci si augura un lavoro proficuo sulle orme dei discepoli: fino ai confini estremi della terra.
Rossella Bassi