Ricordando Don Silvano
Dal “RisVeglio Duemila” N. 7/2015
Sono stati celebrati martedì 17 febbraio alle ore 10.30 da mons. Lorenzo Ghizzoni, presso la chiesa dell’Opera di Santa Teresa, i funerali di don Silvano Marchiorello, deceduto venerdì 12. Don Silvano era nato a Rossano Veneto (Vi) il 2 settembre 1924 ed era stato ordinato sacerdote il 4 giugno 1955 da mons. Egidio Negrin. Tra i suoi incarichi, ricordiamo la lunga permanenza come parroco a Sant’Antonio e, in seguito, a San Giuseppe Operaio (comunità che ha presieduto dal 1994 al 2006). Dal 2006 era ospite dell’Opera di Santa Teresa.
Caro don Silvano, sei stato un fratello e compagno di strada per portare la presenza del Signore tra quanti incontrati sul cammino. Ricordo la tua appassionata dedizione e premura per i malati nella grande fabbrica e nelle comunità parrocchiali che in te hanno avuto la guida. La costante partecipazione ai pellegrinaggi mariani ove in te, noi con i fratelli malati, trovavamo rifugio per una certezza, un incoraggiamento, la forza per andare avanti.
Sei stato fedele al tuo impegno sacerdotale nei tuoi giornalieri incontri con gli operai dell’Anic, con i quali condividevi in prima persona ansietà e timori. Con padre Fiorenzo, l’inquilino della “Baracca” adiacente lo stabilimento, sei stato fratello e collaboratore nelle tante iniziative di bene rivolte ai lavoratori. Nella comunità di San Giuseppe Operaio hai profuso i tuoi doni, portando nel tuo gregge l’immagine del buon samaritano nell’incontro con i malati i quali, in te, hanno avuto sostegno nel difficile momento della loro esistenza. Il nostro Gruppo Aziendale Unitalsi ha trovato in te il maestro e la guida per proseguire il cammino della testimonianza e la presenza della Chiesa rivolta agli umili, ai poveri.
Non dimenticheremo mai la celebrazione della Santa Messa nella grande mensa aziendale, presenti centinaia di lavoratori, ove tu, rivestito dei sacri paramenti, a loro portavi l’immagine del sacerdote capace di amare come tu hai amato. Il Signore, ora, ti ha chiamato, così come il padre chiama il figlio per un abbraccio che durerà per sempre.
Noi ti ricorderemo così come ti abbiamo conosciuto e amato e con te preghiamo.
Costanzo Basaglia