Preghiere e riflessione verso Pentecoste

Preghiere e riflessione verso Pentecoste 
Dal “RisVeglio Duemila” N. 20/2017
   

Parte sabato 26 maggio il cammino di preghiera della nostra diocesi vero la grande Veglia di Pentecoste in programma sabato 3 giugno alle 21 in Cattedrale, all’interno della quale per la prima volta si celebrerà il sacramento della Cresima ad alcuni ragazzi.
Come ogni anno saranno i movimenti, i gruppi e le associazioni ecclesiali della Consulta ad animare la Novena di Pentecoste che partirà sabato 27 e proseguirà ogni sera alle 20.45 a Santa Giustina per sette giorni fino al 2 giugno. A turno ogni sera, alcuni rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ecclesiali animeranno la Novena proponendo testimonianze e riflessioni a partire dall’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di papa Francesco. Si partirà proprio dalla lettura di un capitolo dell’esortazione ogni sera e, dopo il canto iniziale, si entrerà nel cuore di ogni serata con una breve riflessione di un sacerdote e poi con una testimonianza. Ogni sera ci sarà inoltre la possibilità di fare un momento di adorazione eucaristica.
I primi ad offrire la loro testimonianza, sabato 27 maggio, saranno Marco e Debora Boero, della comunità Papa Giovanni XXIII. Al centro del loro intervento ci sarà la fecondità del matrimonio, intesa anche come disponibilità all’accoglienza: “Baseremo la nostra testimonianza sull’esperienza che viviamo come famiglia – dice Marco –. Abbiamo due figlie ma siamo anche una famiglia affidataria, da nove mesi abbiamo in affido un ragazzo di diciassette anni, straniero, che, si sta inserendo bene. Inoltre siamo di aiuto a una famiglia con un figlio disabile, che viene affidato a noi due volte a settimana”. Alla base della scelta di Marco e Deborah c’è l’esempio di don Oreste Benzi: “Diceva ‘Chi non sa stare in ginocchio non sa stare in piedi’ – racconta Marco –. Significa che il primo sostegno della nostra vita è la fede, alimentata dalla preghiera e dalla partecipazione ai sacramenti. L’altro sostegno è essere uniti, come coppia, senza perdersi mai di vista nonostante i numerosi impegni”.
Affrontare il dolore, insieme, e diventare testimoni di speranza sarà invece il tema che Anna e Francesco Civenni affronteranno nella serata del lunedì 29 maggio. “Nel 2011 – spiega Anna – alla quattordicesima settimana di gravidanza, fu diagnosticata alla bimba che avevo in grembo una patologia terminale: sarebbe morta poco dopo la nascita”. L’unica soluzione che fu prospettata alla coppia fu l’aborto. Grazie invece al sostegno dell’associazione “La Quercia Millenaria” Anna e Francesco accolsero Maddalena e il loro incontro, anche se solo di poche ore lasciò il segno: “Facemmo in tempo a vederla e a battezzarla. Adesso portiamo la nostra testimonianza negli incontri dei gruppi di fidanzati e in altre occasioni. Raccontiamo quel che abbiamo vissuto sulla nostra pelle: se non si è lasciati soli e ci si affida davvero al Signore, si acquista una forza che fa davvero ‘spostare le montagne’”.
Venerdì 2 giugno sarà la volta di Goriziano e Patrizia Facibeni, coppia di San Biagio, che affronteranno il tema dell’ “impegno educativo, sociale e civile di una famiglia cristiana”. L’impegno di Goriziano e Patrizia è stato su più fronti: dal catechismo in parrocchia al sostegno al gruppo famiglie, dai consigli di classe al progetto di accoglienza di alcuni ragazzi nigeriani che ha coinvolto la parrocchia “Rifugiato, protetto a casa mia”. “Sono tre a nostro parere, i capisaldi per tentare di essere genitori cristiani coerenti e credibili – spiega Patrizia –. Il primo tema è di essere, come genitori, missionari verso l’interno e verso l’esterno della famiglia ed è quello che emerge dall’Amoris Laetitia. Il secondo è che siamo noi genitori i primi testimoni della fede e il terzo è essere coerenti”. Spunti di riflessioni nel cammino verso la Pentecoste.
Fabrizio Casanova