Pino e Teresa vanno in missione

Pino e Teresa vanno in missione

Dal “RisVeglio Duemila” N. 33/2017

Nel prossimo mese e mezzo si sentirà profumo di cappelletti e torta di mele nella parrocchia di Jesus Misericordioso a Carabayllo. A portarlo (non solo il profumo) sarà Teresa Pasi, in partenza il prossimo 20 settembre per la nostra missione diocesana in Perù assieme a Pino Farinelli.
C’è posto per tutti a Carabayllo, come ama ripetere don Stefano Morini che guida la missione, soprattutto per due volontari d’esperienza come Teresa e Pino. La prima è tornata a luglio dell’anno scorso dopo sei mesi nella missione. E, risolti alcuni problemi fisici che la fatica e il viaggio avevano acuito, non ha aspettato più di due mesi programmare un nuovo viaggio. “I fisiatri mi avevano detto di aspettare almeno fino al prossimo anno, ma il mio desiderio più grande è rivedere i miei bimbi che quest’anno faranno la Prima Comunione”. Sono loro, a far volare Teresa, prima di tutto: “L’ho detto appena son tornata: io in Perù ho lasciato il cuore: quei bimbi danno tanto amore. Certamente, vado per dare una mano a don Stefano, ma vado anche perché il bene che dai lo ricevi centuplicato. Bisogna dirlo ai giovani: un viaggio così ti cambia la vita”. A casa, scherza, ormai si sono “rassegnati”: “Uno dei miei figli era un po’ preoccupato ma entrambi vedono che tornare in Perù è un mio grande desiderio”. Teresa, che conosce lo spagnolo, si occuperà di fare catechismo ai “suoi” bambini ma anche di ascoltare le persone e indirizzare chi ha più bisogno a don Stefano e di cucinare: “Tante cose, anche semplici, non le hanno mai fatte.

L’altra volta, ho insegnato alle ragazze come fare una torta di mele. E ne sono rimaste entusiaste”. Per non parlare di tagliatelle e cappelletti. Forse, anche così, si costruisce un po’ di fraternità tra i due capi del mondo. Anche Pino Farinelli è già stato in Perù, ma sulle Ande, a Chavin, dove ha prestato servizio don Stefano qualche anno fa. “Certo, riparto anche per l’amicizia che mi lega a don Stefano, ma soprattutto per vedere la nuova missione. Credo sarà diverso, Lima è una metropoli, non mi aspetto lo stesso clima che ho trovato sulle Ande dove tutti si conoscevano”. Bancario in pensione, Pino che ha 75 anni andrà a dare una mano a don Stefano soprattutto dal punto di vista finanziario, la redazione del bilancio, i controllo dei conti e la messa a punto del budget, soprattutto dopo le spese degli ultimi mesi nei lavori che hanno rinnovato la missione. “Finalmente a Jesus Misericordioso è arrivata anche la lavatrice, regalo personale dell’arcivescovo – racconta Farinelli –. E questo indubbiamente renderà la vita un po’ più semplice a chi andrà a dare una mano”. Ma la “vera” missione di Pino, spiega, sarà qui, a Ravenna, una volta tornato indietro: “L’idea è raccontare, parrocchia per parrocchia, cosa succede e quello che fa la nostra missione in Perù, e ovviamente dare conto dei suoi progressi alle realtà che hanno raccolto fondi per essa. È importante, è un modo per alimentare il legame con quella che è, a tutti gli effetti, la novantesima parrocchia della nostra diocesi e che come tale dev’essere considerata”.