Padre Claudio ricorda il Card. Tonini
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 27/2014
Camminare con gli ultimi. Non è stato uno slogan legato al momento, una frase d’effetto per colpire l’emotività della città di Ravenna. È stato il programma del Cardinal Tonini … Il suo stile ‘ la cadenza che ha dato ai suoi passi. Camminare con gli ultimi è il titolo della lettera con cui Monsignor Tonini comunicava alla diocesi e alla città l’apertura del Ce.Is per prendersi cura dei tossicodipendenti e delle loro famiglie. Era l’incipit di un a lettera che impegnava l’intera chiesa di Ravenna-Cervia a mettersi accanto alle vittime di quello che oggi è definita cultura dello scarto.
Camminare insieme’ mettersi accanto vuol dire legare il proprio volto, la propria presenza, direi fisicità al compagno con cui si fa strada. Così Tonini metteva la Chiesa a fianco dei tossicodipendenti non a parole, ma nelle scelte. La sua opzione aveva la stabilità e la concretezza dell’Episcopio messo a disposizione dei ragazzi del Ce.IS per la fase del reinserimento sociale. Il centro della diocesi abitato dagli ultimi, scrigno dove veniva custodito il ‘tesoro della Chiesa di Ravenna-Cervia’, come presentò i suoi ragazzi a Giovanni Paolo II in occasione della memorabile visita in Romagna del Pontefice. Gli ultimi sentiti e vissuti come tesori … Ricchezza che fanno bella la Chiesa ‘ dote e sostentamento della Comunità di Cristo.
Camminare con gli ultimi per farli uscire dalle periferie dalla dimenticanza dall’omologazione del giudizio che ne fanno persone ‘sotto il vestito niente’, dalle poche righe di cronaca che qualche volta gli riconoscono un nome, magari per iniziale, e così li fanno esistere nell’attenzione della città. La sede di via Cavour data da Tonini alla Comunità del Ce.Is indica la volontà di dare cittadinanza, visibilità, attenzione a quelle vite rese invisibili all’indifferenza e dal pregiudizio. Camminare ‘ Tonini con il suo impegno ha dato il passo al percorso di liberazione, di riscatto, di recupero della vita di tanti ragazzi e famiglie.
Con la sua umile fortezza ha riallacciato le scarpe di chi non aveva motivi e mete da dare ai suoi passi. Ha rimesso in piedi e serrato le fila di chi era sparpagliato dalla vita, sfilacciato dalla società, accidentato sulla corsia di emergenza dell’esistere. Monsignor Tonini prima di essere un comunicatore è stato un’ascoltatore attento e pieno di stupore della vita.
Si è lasciato attraversare dai dubbi, dagli interrogativi del suo tempo, leggendovi con il suo sguardo profondo e penetrante i cambiamenti. Ha dato parola alla vita … Specie a quella ferita ‘ a quella ‘ultima’ ‘ riconoscendovi un nome, un volto, una storia ‘ un motivo per cui Dio ha fatto tanta festa. Il Cardinal Tonini è stato davvero un profeta ‘ che ha accolto e indicato i passi di Dio nei tratturi della storia confusi con quelli della gente, impastati di terra e di amore ‘ semplicemente umani.
Padre Claudio Cicillo