3 Ottobre 2013

Ottobre Missionario: 2° settimana

Ottobre Missionario: 2° settimana
 
Dal ‘RisVeglio Duemila’  N. 36/2013
     
Seconda settimana: 6-12 ottobre
La Vocazione
 
‘Considerate, fratelli, la vostra chiamata’ (1 Cor 1, 26a)
 
‘Ma che cosa siamo? Che è mai la vita? Cosa dobbiamo farne?’.
 
Una domanda fondamentale che tanti pensatori hanno formulato e che affiora in ciascuno di noi in vari momenti dell’esistenza.
 
In questo periodo di profondi e rapidi mutamenti ‘mentre l’uomo tanto largamente estende la sua potenza, non sempre riesce però a porla al suo servizio. Si sforza di penetrare nel più intimo del suo essere, ma spesso appare più incerto di se stesso’. (Gaudium et Spes, 4)
 
Per questo i nostri contemporanei ‘sentono il peso della inquietudine, tormentati tra la speranza e l’angoscia, mentre si interrogano sull’andamento del mondo. Questo sfida l’uomo, anzi lo costringe a darsi una riposta’ (ibidem).
 
Rimane l’inquietudine della ricerca del senso profondo della vita‘ (Parola di Papa Francesco nella Basilica di Sant’Agostino ‘ Roma 28-VII-2013).
 
Ma è un’inquietudine che non bisogna respingere, da cui non rifuggire per rinchiudersi in un recinto di falsa tranquillità, le cui fragili pareti possono crollare da un momento all’altro. Non bisogna restare lì.
 
Papa Francesco ci esorta ad essere: ‘Sempre inquieti, sempre in cammino’ sempre in tensione fra due uscite’ (ibidem).
 
Quanti fanno un cammino e non si lasciano scoraggiare dal timore di non aver le forze per proseguire?
 
Non è detto che dobbiamo metterci tutti per la stessa identica strada. La vita di ognuno è fatta di sensi, energie, intelligenza, tempo, possibilità, avvenire.
Ma nessun uomo nel suo sfrenato orgoglio deve ritenersi il re dell’universo. Il regno non è suo e la sua vita, con tutto ciò che la costituisce, tutta la deve usare, spendere, incanalare nell’alveo della volontà divina.
 
Non si può indicare una meta specifica, ma la direzione giusta da prendere. Dovunque si voglia andare, occorre guardare la bussola che indica la Stella polare.
 
Abbiamo il dovere di costruire, evitando il terreno facile dell’istinto.
 
Le richieste e le aspirazioni dell’uomo sono tante e ognuno di noi ha il suo particolare talento, ma i valori che procedono dall’ingegno umano ‘per effetto della corruzione del cuore umano, non raramente vengono distorti dall’ordine richiesto, per cui hanno bisogno di essere purificati’ (GS).
 
Allora la prima inquietudine, come ci insegna Papa Francesco, deve essere quella della ricerca spirituale. ‘Ed in questo l’uomo scopre che Dio lo aspettava, anzi, che non aveva mai smesso di cercarlo per primo’ guarda nel profondo del tuo cuore, guarda nell’intimo di te stesso, e domandati: hai un cuore che desidera qualcosa di grande o un cuore addormentato dalle cose?Dio ti attende, ti cerca: che cosa rispondi?…’.
 
In questo mese missionario chiediamo a Dio di aiutarci a custodire il dono prezioso della sua chiamata cercando nella preghiera la forza per riuscire a tranquillizzare l’interno vulcano di dubbi, di paure, di incertezze. Si può provare la gioia come Francesco Saverio che saltellava dopo aver percorso 60 km col bagaglio di un signore, per poter raggiungere lontane province e seminarvi la dottrina celeste.
 
O più semplicemente, per venire ai nostri giorni, si può provare a comunicare la gioia, ricordando la stanchezza di ore di duro lavoro, scavando patate con una piccola zappa in Perù, o ricevendo due uova da un poverissimo bambino per il dono di un paio di scarpe, o spazzando il pavimento in terra battuta di un misero tugurio in terre desolate.
 
Non sono forse ‘grandi illuminazioni’ sulla via di Damasco, ma cambiano una vita e la indirizzano sulla via giusta.
 
 
Per il Centro Missionario Diocesano, Anna Martino
 
 
Download materiale per l’Ottobre Missionario