Opera di Religione: una missione tra custodia e accoglienza
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 5/2014
Pubblichiamo la prima puntata di una riflessione relativa alla fruibilità dei monumenti di Ravenna ‘ a seguito dell’incontro tenutosi in Comune lo scorso 30 gennaio; l’approfondimento di questo importante tema proseguirà nei prossimi numeri.
Ogni tanto è bene fermarsi, girarsi e guardare il cammino svolto.
Solo così è possibile riprendere il cammino con slancio e sicuri di andare nella giusta direzione.
In sintesi è quello che è avvenuto giovedì scorso, 30 gennaio 2014, nell’incontro tenutosi in Comune, alla presenza dei rappresentanti della Provincia, dello stesso Comune, della Soprintendenza e dell’Opera di Religione, invitati dal Sindaco di Ravenna a riflettere sui monumenti e la fruibilità degli stessi.
Questo è stato soprattutto l’intento dell’Opera di Religione, nella persona del suo direttore, Mons. Guido Marchetti, che ha ripercorso le tappe del cammino dell’Opera di Religione a servizio della custodia dei siti e dell’accoglienza dei visitatori.
In particolare, Mons. Marchetti ha ben ricordato come l’Opera abbia per prima organizzato la custodia e l’accoglienza e come nel corso di oltre vent’anni abbia creato un sistema che è stato assunto come modello a livello nazionale.
Certamente un ruolo fondamentale ha avuto l’istituzione del biglietto di ingresso dei monumenti, che avvenne su consiglio espresso dello stesso Ministero dei Beni Culturali.
Il biglietto di ingresso ha costituito un punto di svolta perché ha garantito tutte le risorse necessarie per garantire la manutenzione, il servizio di custodia e le iniziative di promozione e di attenzione per gli ospiti che hanno reso negli anni i siti di proprietà della Diocesi in Ravenna tra i più cercati e richiesti a livello nazionale e non solo.
Certo le risorse da sole non bastano, se non sono gestite in modo prudente, sapiente e lungimirante.
E questo è un indubbio merito che va ascritto al Direttore dell’Opera, Mons. Guido Marchetti, che, insieme ai Vescovi che via via si sono succeduti, ha accompagnato questa importante crescita.
Dalle risorse provenienti dai biglietti sono derivati molti importanti benefici e vantaggi per la città:
– E’ stato possibile rendere sempre più fruibili i monumenti, con lavori di manutenzione e innovazioni che hanno richiesto l’investimento di ingenti capitali. In questo modo è stato possibile accogliere i turisti in modo efficace, e quindi sviluppare il turismo nella città. I Beni monumentali diocesani sono i più visitati della città, per cui hanno un ruolo di primo piano nel turismo a Ravenna, e contribuiscono in modo determinante allo sviluppo generale.
– E’ stato possibile ristrutturare e rendere visitabili anche altre Chiese, che sono un ulteriore elemento di attrazione per i turisti: la Cattedrale, la Chiesa di Santa Giustina, la Chiesa dell’Angelo e tante altre ancora e queste sono visitabili in modo completamente gratuito;
– E’ stato possibile finanziare azioni di promozione dirette a far conoscere maggiormente Ravenna, con iniziative sulla stampa, nella televisione e, negli ultimi anni, attraverso il sito internet e con pubblicità mirata in internet. L’Opera di Religione è impegnata per un fine di rilevanza generale ed è impegnata a promuovere Ravenna e i suoi tesori.
– E’ stato possibile organizzare visite guidate e percorsi formativi, e un’attività di pubblicazione di testi.
– E’ stato possibile assumere, formare e dare lavoro continuativo a più di 60 persone che oggi sono attive per la custodia e gestione dei Beni monumentali, e che pertanto operano a favore della qualità del servizio ai turisti che visitano Ravenna. E’ un servizio che viene svolto con continuità: i monumenti sono chiusi solo un 1 giorno ogni anno (Natale), non hanno una chiusura settimanale, come avviene per molti siti in molte città in Italia e nel mondo. Anche il giorno di Capodanno i monumenti sono aperti, il pomeriggio.
Enrico Maria Saviotti