Monumenti diocesani, i dati 2017

Monumenti diocesani, i dati 2017

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 2/2018

 

Oltre 450mila ingressi con un aumento rispetto al 2016 del 4%, trend che si sta consolidando

l totale degli ingressi ai monumenti di proprietà diocesana nel 2017 è stato di 456.890. L’anno che si è appena concluso segna un incremento di visite pari a 17.000 unità che in termini percentuali si traduce in un +4,25% rispetto all’anno precedente. Va evidenziato come l’anno 2016 fosse stato un anno particolarmente favorevole e aveva già segnato un aumento di circa dieci punti percentuali, portando i visitatori da 399.912 a 438.000. Il 2017 conferma questo trend positivo e se raffrontati i dati al 2011, poco più di cinque anni fa, si registra un aumento di presenze pari a quasi 100.000 unità. Questi i freddi numeri. Qualche precisazione e considerazione. I numeri di cui sopra sono relativi sia agli ingressi gratuiti che a pagamento e riguardano solo persone che provengono fuori dal Comune di Ravenna, essendo noto che i ravennati hanno ingresso libero ai monumenti di proprietà diocesana. Il totale dei visitatori dei monumenti di proprietà diocesana, ovviamente, non segna il totale di presenze a Ravenna. Il numero di cui sopra comprende sia i cosiddetti “escursionisti”, ovvero i visitatori per un giorno, che i veri e propri turisti, ovvero coloro che si soffermano e pernottano sul territorio.

Elemento da sottolineare è che l’Opera di Religione si distingue per una corretta e proficua gestione dei siti Unesco della Diocesi. Ravenna è una città che attrae, come conferma sia il crescente numero di visitatori che l’attenzione degli operatori del settore. Ricordiamo come la rivista americana “Forbes” abbia inserito di recente Ravenna tra le cinque destinazioni da visitare nel 2018.

È un dato di rilievo che deve tenere in conto che la storica rivista consideri Ravenna “fuori dai radar”, ovvero fuori dai tradizionali itinerari turistici italiani. Allora, per una città d’arte che investe sulla propria vocazione turistica, cercare di entrare nei tradizionali itinerari turistici appare come svolta fondamentale per un’ulteriore e decisiva crescita nel settore.

 

Enrico Saviotti