Mons. Verucchi a San Paolo

Mons. Verucchi a San Paolo

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 36/2011
 
La Visita Pastorale alla Parrocchia di San Paolo si è conclusa domenica scorsa, 2 ottobre, con una S. Messa in cui l’arcivescovo Giuseppe Verucchi, traendo spunto dalle letture, ha illustrato cosa deve fare un credente per essere non solo un buon cristiano, ma anche un buon parrocchiano. ‘Dobbiamo essere i buoni tralci della vite che è Gesù. Nel Vangelo di Matteo, Cristo racconta la parabola della vigna riferita al popolo d’Israele che non ha dato i buoni frutti. Ma ora Gesù, che ha detto di essere la vera vite, l’unica vera vite, ci chiede di essere i buoni tralci‘. Quindi Mons. Verucchi ricordando che, grazie al battesimo siamo tutti diventati tralci, ha elencato quali sono i principali componenti della linfa che, passando da Gesù, nutre i tralci: ‘il suo amore e la sua Parola, lo Spirito Santo, la pace, la verità, il perdono, la comunione con gli altri, lo spirito di servizio e, naturalmente, l’Eucaristia‘.
Ognuno di noi‘, ha proseguito, ‘è un grappolo del tralcio, ma se impediamo alla linfa di arrivare, il tralcio e il grappolo di seccano. E cosa ostruisce il vaso che porta la linfa se non il peccato. Il peccato è una sorta di embolo, che blocca la linfa e fa diventare secco il tralcio e quindi il grappolo non matura. Ecco allora la necessità e la bellezza della confessione che scioglie l’embolo che blocca la linfa. Quindi, se ci lasciamo guidare da Gesù in ogni nostra azione diventeremo un bel grappolo‘. Per far sì che il nostro grappolo sia pieno di grossi chicchi, belli e buoni, cosa dobbiamo fare? ‘In famiglia e in parrocchia mai dimenticarsi di pregare, perché chi non prega appassisce. Poi è fondamentale l’ascolto della parola, componente essenziale della linfa, così come l’Eucaristia. Quando i chicchi sono belli e buoni ne scaturisce un ottimo vino che Gesù ha trasformato nel suo sangue, donando cioè a tutti la propria vita. Ecco quindi che se ognuno di noi diventa un bel grappolo può aspirare alla santità. Così sarà un ottimo cristiano e un ottimo parrocchiano‘.
Infine Mons. Verucchi ha voluto sottolineare quanto sia viva la parrocchia di San Paolo, che è ricca di movimenti, di gente e di ragazzi impegnati, dal Gip agli scout, dall’oratorio alle attività sportive, senza dimenticare i Gruppi Caritas e Famiglie, quelli di preghiera, il coro e le tantissime persone che danno una mano all’attività parrocchiale.
Luca Suprani