Mons. Lorenzo Ghizzoni, il nostro nuovo Pastore
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 3/2013
‘Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio’ (Salmo 41). Quell’acqua che cadeva copiosa, domenica 20 gennaio, è sembrata una benedizione dal cielo per l’ingresso di Mons. Lorenzo Ghizzoni, nuovo Arcivescovo di Ravenna-Cervia. Ha accompagnato una serie di incontri che egli ha avuto e alcuni dei quali sono un po’ il ‘segno’ dell’attenzione che il nostro Pastore riserverà alla comunità diocesana. Al mattino, Mons. Ghizzoni ha incontrato le comunità monastiche delle Clarisse Cappuccine e delle Carmelitane, cioè il cuore pulsante della preghiera che si eleva a Dio. Si è poi recato in carcere dove, nella cappella interna della Casa Circondariale, si è rivolto ai detenuti e ha ricevuto da loro un dono. Infine, l’incontro con i malati, il personale, le religiose e i religiosi e i volontari dell’Opera di Santa Teresa, il ‘centro’ della Carità nella nostra Diocesi. Scelte non casuali, le ultime due, che denotano un’attenzione particolare di Mons. Ghizzoni verso i poveri ‘ intesi in questo caso come i peccatori, cioè coloro per i quali, in primis, Gesù si è fatto uomo ‘, e verso i sofferenti.
Nel pomeriggio poi, è stato ricevuto in Municipio; il Sindaco, Fabrizio Matteucci, alla presenza di molte autorità e di Mons. Giuseppe Verucchi, ha auspicato che continui ‘ tra il Comune di Ravenna e l’Archidiocesi ‘ quel rapporto di collaborazione basato su reciproca autonomia e diversa responsabilità che in questi anni ha dato ottimi frutti. L’Arcivescovo ha ricambiato il saluto, richiamando quei valori comuni (es. amore per la vita, impegno per la pace) che devono guidare l’azione sia della Chiesa che della società civile.
Il momento centrale si è avuto in Cattedrale, con la solenne Concelebrazione Eucaristica, presenti diversi Vescovi e Arcivescovi dell’Emilia Romagna, Sacerdoti e Diaconi sia della nostra Chiesa che di quella di Reggio Emilia-Guastalla, molti Seminaristi e tantissimi fedeli, tra i quali un nutrito numero proveniva dalla Diocesi reggiana. Non mancavano alcuni parenti di Mons. Ghizzoni, su tutti la mamma Luisa.
Il bacio della croce, la lunga processione accompagnata dal canto del Coro, il benvenuto di Mons. Verucchi, che ha presentato a Mons. Ghizzoni alcune caratteristiche della Diocesi (definita antica e ricca di storia e che è stata un ponte tra Oriente e Occidente), una Diocesi che ora, ha detto ‘è in pareggio di bilancio, ma ha progetti ambiziosi’, hanno preceduto il saluto ufficiale della comunità diocesana, letto dal diacono Luciano Di Buò. ‘Lei, Eccellenza ‘ ha detto tra l’altro ‘ è un grande dono della Provvidenza e come servitore del Vangelo, sarà per noi ”maestro di dottrina, sacerdote del sacro culto e ministro del governo della Chiesa” (LG, 20). A Lei è affidato il compito di promuovere la fede, di vigilare per custodirla, di confermare in essa questa porzione del popolo di Dio che Le è stata affidata’.
Diversi altri sono stati i momenti importanti della celebrazione, come la lettura della Bolla Pontificia di nomina ad Arcivescovo di Ravenna-Cervia o il dono a Mons. Ghizzoni di un mosaico raffigurante il volto della Vergine orante.
‘Sposa bagnata, sposa fortunata, si dice ‘ ha concluso l’Arcivescovo prima della benedizione ‘ speriamo valga anche per i Vescovi’. E’ l’augurio che accompagna l’inizio del cammino di Mons. Lorenzo Ghizzoni, il nostro nuovo Pastore che il migliaio di fedeli convenuti in Cattedrale ha poi inteso salutare e festeggiare durante il momento conviviale in Seminario.
Fabrizio Casanova