3 Ottobre 2013

Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale

Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale
 
Dal ‘RisVeglio Duemila’  N. 36/2013
     
Dopo un estate che ha visto una bella presenza della nostra Chiesa sulle strade del mondo, come potete leggere nei vari articoli, riprende il nostro appuntamento mensile su queste pagine. Oggi, però, lascio la parola a Papa Francesco, perché credo che sia importante che in occasione della Giornata Missionaria Mondiale questo spazio sia affidato a colui che, come diceva Santa Caterina da Siena, è il “dolce Cristo in terra”. Vi offro, pertanto, un’ampia sintesi del Messaggio che il Santo Padre ha scritto per questo importante momento della vita della Chiesa.
 
Don Stefano Morini Direttore del C. M. D.
 
 
“Cari fratelli e sorelle, quest’anno celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale mentre si sta concludendo l’Anno della fede, occasione importante per rafforzare la nostra amicizia con il Signore e il nostro cammino come Chiesa che annuncia con coraggio il Vangelo. (‘)
 
La fede, però, chiede di essere accolta, chiede cioè la nostra personale risposta, il coraggio di affidarci a Dio, di vivere il suo amore, grati per la sua infinita misericordia. E’ un dono, poi, che non è riservato a pochi, ma che viene offerto con generosità. Tutti dovrebbero poter sperimentare la gioia di sentirsi amati da Dio, la gioia della salvezza! Ed è un dono che non si può tenere solo per se stessi, ma che va condiviso. Se noi vogliamo tenerlo soltanto per noi stessi, diventeremo cristiani isolati, sterili e ammalati. L’annuncio del Vangelo fa parte dell’essere discepoli di Cristo ed è un impegno costante che anima tutta la vita della Chiesa. «Lo slancio missionario è un segno chiaro della maturità di una comunità ecclesiale» (‘).
 
La missionarietà non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i ‘confini” della fede non attraversano solo luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna. (‘) Ciascuna comunità è quindi interpellata e invitata a fare proprio il mandato affidato da Gesù agli Apostoli di essere suoi «testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8), non come un aspetto secondario della vita cristiana, ma come un aspetto essenziale: tutti siamo inviati sulle strade del mondo per camminare con i fratelli, professando e testimoniando la nostra fede in Cristo e facendoci annunciatori del suo Vangelo. (‘)
Dobbiamo avere sempre il coraggio e la gioia di proporre, con rispetto, l’incontro con Cristo, di farci portatori del suo Vangelo, Gesù è venuto in mezzo a noi per indicare la via della salvezza, ed ha affidato anche a noi la missione di farla conoscere a tutti, fino ai confini della terra è importante non dimenticare mai un principio fondamentale per ogni evangelizzatore: non si può annunciare Cristo senza la Chiesa. Evangelizzare non è mai un atto isolato, individuale, privato, ma sempre ecclesiale. Paolo VI scriveva che «quando il più sconosciuto predicatore, missionario, catechista o Pastore, annuncia il Vangelo, raduna la comunità, trasmette la fede, amministra un Sacramento, anche se è solo, compie un atto di Chiesa», Egli non agisce «per una missione arrogatasi, né in forza di un’ispirazione personale, ma in unione con la missione della Chiesa e in nome di essa» (ibidem). E questo dà forza alla missione e fa sentire ad ogni missionario ed evangelizzatore che non è mai solo, ma parte di un unico Corpo animato dallo Spirito Santo. (‘)
 
La Chiesa – lo ripeto ancora una volta – non è un’organizzazione assistenziale, un’impresa, una ONG, ma è una comunità di persone, animate dall’azione dello Spirito Santo, che hanno vissuto e vivono lo stupore dell’incontro con Gesù Cristo e desiderano condividere questa esperienza di profonda gioia, condividere il Messaggio di salvezza che il Signore ci ha portato. E’ proprio lo Spirito Santo che guida la Chiesa in questo cammino. (‘)
 
Benedetto XVI esortava: «”La Parola del Signore corra e sia glorificata” (2Ts 3, 1): possa questo Anno della fede rendere sempre più saldo il rapporto con Cristo Signore, poiché solo in Lui vi è la certezza per guardare al futuro e la garanzia di un amore autentico e duraturo» (Lett. ap. Porta fidei, 15). È il mio auspicio per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno.
 
Benedico di cuore i missionari e le missionarie e tutti coloro che accompagnano e sostengono questo fondamentale impegno della Chiesa affinché l’annuncio del Vangelo possa risuonare in tutti gli angoli della terra, e noi, ministri del Vangelo e missionari, sperimenteremo ‘la dolce e confortante gioia di evangelizzare’ (Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 80).