Credo sia necessario unirci alle riflessioni fatte nel momento della massima emergenza dalle autorità istituzionali e anche dai nostri vescovi della Romagna più colpiti: penso a monsignor Toso a Faenza, a monsignor Corazza a Forlì e a monsignor Regattieri a Cesena. Ho proposto oggi una preghiera nelle nostre parrocchie, per chiedere un miglioramento della situazione e un sostegno al Signore del cielo e della terra, per aumentare la nostra resistenza di fronte alla sciagura di oggi e dei prossimi tempi, quando dovremo rilanciare le attività nei campi e nelle aziende.
Abbiamo visto tanta solidarietà di persone venute da lontano e di tanti dei nostri concittadini. Soprattutto ci ha confortato la presenza di tanti giovani pronti a dare una mano a tutti, ma soprattutto agli anziani e a quelli che erano rimati isolati. Tante disgrazie e danni alle persone sono stati evitati, grazie anche a loro, non solo per l’enorme sforzo delle autorità pubbliche, delle forze dell’ordine, dell’esercito, dei pompieri e della protezione civile. Tutti si sono spesi con forza e decisione, nessuno si è rassegnato.
Questa solidarietà che arriva anche dai provvedimenti economici e amministrativi già presi e che si prenderanno ancora, spero continui anche a livello popolare e spontaneo, con una attenzione particolare al prossimo più fragile, magari al vicino di casa.
Le nostre parrocchie e le nostre Caritas sono tutte impegnate: abbiamo ospitato per esempio in Seminario a Ravenna 25 persone che erano in una comunità di accoglienza sulle nostre colline ed erano a forte rischio, così hanno fatto alcune parrocchie.
Questa solidarietà, per non diminuire nei prossimi tempi, ha bisogno di essere sostenuta da tutti, con perseveranza, soprattutto dai credenti che hanno nella carità il loro comandamento principale.
Il carattere della nostra gente di Romagna ci aiuterà certamente ad affrontare l’emergenza e a progettare un futuro dove la terra e le leggi della natura saranno meglio rispettate, dove il richiamo ad uno sviluppo necessario ma sostenibile diventi prioritario, con la collaborazione dello Stato, dei nostri enti locali, di tutti noi società civile che amiamo la nostra terra e la vogliamo salvare e far ritornare bella e ricca come e più di prima.
+Lorenzo, arcivescovo
“Fratelli e sorelle davanti alla drammatica emergenza che ha colpito, in questi giorni, in particolar modo la Romagna, eleviamo una preghiera al Signore perché la situazione possa al più presto migliorare.
Preghiamo per le vittime, per tutti coloro che sono stati colpiti e per i tanti che stanno vivendo e soffrendo ore di angoscia poiché sfollati o bloccati dagli allagamenti, dalle strade interrotte. Preghiamo perché tutte le comunità siano disponibili ad accogliere e ad aiutare chi è nel bisogno, e cerchino con senso di responsabilità il bene comune rispettando le disposizioni delle Autorità.
Di fronte a questa nuova calamità il Signore ci doni di essere uniti nell’emergenza, di curare il dono del Creato, della nostra casa comune e di impegnarci a garantire accoglienza e solidarietà per chi si trova nel bisogno”.
+Lorenzo, arcivescovo