Meraviglie da tutto il mondo

Meraviglie da tutto il mondoDal “RisVeglio Duemila” N. 7/2017
 C’era traffico, domenica 19 febbraio, in uscita da Ravenna al pomeriggio. Segno, forse, del richiamo che il Carnevale dei Ragazzi di Ravenna sta iniziando ad esercitare anche sui territori vicini. Una manifestazione che è nata e continua ad essere il “Carnevale delle famiglie”. Oltre 15mila, secondo le stime, i partecipanti all’edizione di quest’anno che aveva per tema “Le meraviglie del mondo”. Di meraviglie se ne sono viste tante: dalle cicogne che migrano, a quelle più improbabili (per l’interpretazione della parrocchia di San Biagio) che portano i bambini, dalle tessere dei nostri mosaici, all’Egitto di Sant’Antonio ai balli variopinti dei carristi del Redentore. Davvero un’esplosione di colori, che non si è limitata al carro di Piangipane, new entry di quest’anno che l’aveva scelto come tema, ma che è stata la cifra della manifestazione e della città intera, almeno per un giorno. Cosa spinge una diocesi, attraverso il comitato omonimo, a organizzare un Carnevale? Forse l’idea stessa di essere Chiesa in uscita. Anche in questa 39esima edizione dell’iniziativa nata dalla fantasia del cardinale Giacomo Lercaro, c’è l’idea che non si può stare solo nelle chiese e nelle parrocchie, ma occorre andare fuori, nelle città, a incontrare gli uomini e le donne di oggi. E domenica, tra via di Roma e viale Pallavicini, ce n’erano tanti, a sperimentare una forma di divertimento sano, rispettoso, ma soprattutto solidale, grazie alla raccolta fondi che attraverso la lotteria del Carnevale, ha l’obiettivo di sostenere la missione diocesana di Carabayllo in Perù (come sarà impiegato il ricavato nella nostra missione lo raccontiamo a pagina 2 con l’intervista a don Stefano Morini). I biglietti saranno ancora in vendita per la seconda sfilata di domenica 26 febbraio a Lido Adriano. In gara. Ogni gruppo (la maggior parte era aperto da un carro ma non tutti) ha interpretato il tema a modo suo e tanti dei soggetti scelti parlano della vita e della realtà delle parrocchie e dei territori che li hanno realizzati. A Lido Adriano, che condivideva il carro con Fosso Ghiaia, dove sta sorgendo un grande “villaggio delle cicogne”, si è deciso di parlare proprio di questo volatile: “La cicogna è spesso in viaggio – spiegano il parroco di Lido Adriano don Marco Cavalli e il vicario don Mattia Balelli –, perché cerca il luogo migliore dove nidificare. Come tanti migranti che giungono a Lido Adriano. Così ci è parso naturale mettere insieme le due realtà”. Alla costruzione del carro, dei costumi (che rappresentano tanti paesi del mondo) hanno collaborato una quarantina di persone. “Se c’è un motivo che rende unico il nostro carro – dicono i due sacerdoti – è il fatto che rappresenta la realtà attuale del nostro paese”.Tema simile per “I popoli della terra” impersonati da decine di parrocchiani di San Simone e Giuda, vestiti da eschimesi e indiani. “Un inno alla pace”, racconta don Mino Gritti, che si costruisce dal piccolo, dal quotidiano. Ad esempio, da una realtà multietnica come un oratorio di quartiere come quello di Sansi. Santa Maria in Porto, assieme a San Vitale, vuole vedere il “sole” dopo la pioggia, e forse anche il sereno dopo il lutto che ha colpito la parrocchia negli ultimi mesi. E ancora il Redentore ha messo in campo uno stuolo di costumiste e ballerine presenti in parrocchia, per ricreare le sue coloratissime “Meraviglie del Creato”. Tra le meraviglie, come non vedere i mosaici che ci rendono famosi in tutto il mondo? Lo ha sottolineato la parrocchia di San Giuseppe Operaio, con tanto di parroco vestito da Sant’Apollinare e diacono da leone rosso di Ravenna. Ancora, la meraviglia delle meraviglie? “E’ la nascita di un uomo (o di una donna) – spiega Pier Paolo Babini di San Biagio, che ha scelto appunto di rappresentare la maternità – è la più perfetta. Scherzando, quando hanno saputo del nostro tema, qualcuno ci ha chiesto se avevamo intenzione di fare un parto in diretta”. Non proprio, ma i 50 volontari hanno davvero rappresentato la maternità in molte parti del mondo, con tanto di cicogna porta-bambino…con la barba. Coloratissimo, ancora il carro di San Paolo che parlava delle “meraviglie del linguaggio”, perché in qualche modo i Minions, con il loro “Banana” si fanno capire da tutti. E ancor più colorati i pesci, anche in questo caso con tanto di parroco vestito, di San Vittore e i clown della Malva. San Lorenzo in Cesarea ha messo in scena le meraviglie dell’amore e della carità di Madre Teresa, il Torrione quelle di San Francesco e Porto Fuori quelle dei bambini. Dal mare di Punta Marina si guarda alle “meraviglie dei ghiacci” mentre la Croce Rossa ha pensato di far riflettere sul riciclo e la cura dell’ambiente. Ancora, Piangipane, tornato a fare il carro dopo qualche anno di assenza, ha scelto il tema dei colori: “La realizzazione dei costumi ha coinvolto una quarantina di persone, dai bambini ai nonni – spiega Giulia Plazzi – I colori sono il simbolo dei nostri sentimenti e poi rappresentano, l’arte, la bellezza del creato. I bambini erano vestiti da matite colorate: siamo matite nelle mani di Dio”. Infine, un carro davvero speciale è quello che tutti gli anni porta in via di Roma gli ospiti di Santa Teresa, simbolo di un divertimento che non vuole escludere nessuno. “Don Lolli ha sempre creduto nel Carnevale – racconta Valeria Monti, una volontaria –. E nonostante le tante difficoltà (non siamo una parrocchia, abbiamo solo qualche volontario a darci una mano), vogliamo sempre esserci perché è un’occasione per uscire, per vedere la città e incontrare le persone. Non abbiamo mai vinto, ma è come se l’avessimo fatto ogni anno”. Qualche bugia a fin di bene, racconta Valeria, si può dire anche a Santa Teresa.  Si replica. Domenica 26 febbraio è in programma la seconda sfilata dei carri del Carnevale dei Ragazzi di Ravenna. L’appuntamento è alle 14.30 a Lido Adriano, da viale Petrarca. Dopo le sfilate, è in programma la premiazione del carro che ha meglio incarnato lo spirito del Carnevale (trofeo del Carnevale), l’estrazione dei premi della lotteria (primo premio una Seat Mii) e l’assegnazione della targa di Qn – Il Resto del Carlino alla migliore maschera. Mentre ci sarà tempo per inviare le foto, per il concorso fotografico che sceglierà lo scatto per il manifesto della prossima edizione. Vinca il migliore!