Madonna Greca, Pellegrina dal Mare
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 14/2013
Il Beato Pietro degli Onesti, detto il Peccatore si abbandonò al materno richiamo della Madonna che quella mattina dell’8 Aprile del 1100, domenica in Albis, in riva al mare si fece raccogliere e portare in processione sino alla chiesa di Porto Fuori. Oggi è venerata con il nome di ‘Madonna Greca’. Il pellegrinare è segno della condizione itinerante della Chiesa, seguire Maria diviene così un ‘seguire’ colei che riconobbe una presenza più grande di sé pronunciando il suo ‘fiat’. Maria, è rinnovato segno di ‘speranza’ e di ‘fede’ per la città di Ravenna che ne trae, in ogni tempo, grandi benefici.
Ogni domenica in Albis (quest’anno era il 7 aprile), l’Effige della Madonna Greca è pronta per il suo viaggio lungo il Canale Candiano, questa volta proveniente dalla Parrocchia di Punta Marina dove era arrivata venerdì sera, la Sua presenza in una parrocchia dei lidi per simboleggiare la sua venuta dal mare.
I pellegrini arrivati a Marina di Ravenna si sono potuti imbarcare, come di consueto, sulla nave che segue il rimorchiatore dove viene posta l’effige della Madonna Greca. Prima di partire è stata impartita dall’Arcivescovo Mons. Ghizzoni la benedizione ‘Maris Gentium Benedictio’, a seguire l’ufficiale della capitaneria di Porto ha letto la preghiera della gente di mare. ‘Questa immagine è sempre stata per la nostra città, per la nostra gente, uno strumento di grazia, un faro di luce, un’ancora di salvezza. Amata Madonna Greca, Stella del mare, guidaci nelle tempeste e nei pericoli della vita e conduci tutti al porto sicuro della Patria Celeste’. Tante piccole imbarcazioni private hanno seguito la processione che ha percorso il tragitto lungo il candiano incontrando numerose navi davanti alle quali ci si è fermarti per una preghiera con i mariani, e una tappa davanti al cimitero per una preghiera a chi ha già raggiunto la Patria Celeste.
Durante la Processione, Mons. Lorenzo Ghizzoni ha tenuto una riflessione, di cui riportiamo la parte finale. ‘In conclusione, vorrei chiedere in questa occasione particolare per me, che celebro per la prima volta la festa della Patrona, una grazia speciale: chiederei a Maria, madre della Chiesa e di tutte le vocazioni, di ottenerci la ‘santificazione del clero diocesano’. Le chiediamo un presbiterio più santo, più unito, più missionario. Più santo nell’obbedienza, nella castità e nella povertà. Più unito, nella concordia, nello stimarsi a vicenda, nell’aiutarsi con la correzione fraterna e con la condivisione pastorale. Più missionario nel guardare oltre se stessi e i confini della parrocchia, per condividere con la Chiesa locale l’ansia di far arrivare il Vangelo a tutti, soprattutto ai giovani, qui e in ogni parte della terra. La Madonna Greca preghi per noi, ci accompagni, ci ottenga questa grazia speciale e importantissima per il futuro del Vangelo nella nostra terra’.
La Madonna si è ricongiunta con i pellegrini in attesa alla Darsena di città per l’ultimo tratto a piedi verso il Santuario, qui l’effige è portata a spalla dai volontari ed è accompagnata dalla banda cittadina e dalle numerose associazioni oltre ai vari ordini civili e militari. Quest’anno si è avuta la gradita presenza della confraternita di Santa Maria del Porto di Marina di San Vito di Chieti che è venuta direttamente dal loro paese per rendere omaggio alla Madonna Greca partecipando al pellegrinaggio. La recita del Santo Rosario ha scandito il cammino dei pellegrini sino al Santuario. Ravenna ancora una volta ha saputo diventare Pellegrina, dare testimonianza di fede e di devozione verso Maria, Madonna Greca, sua Patrona. Pellegrinare lungo le strade della nostra città è stata l’occasione per ripensare alla condizione itinerante della Chiesa e del popolo di Dio verso la Patria Celeste. Il pellegrinaggio è filiale devozione a Colei che volle venire sul lido ravennate e divenire per tutta la città certezza per il presente e speranza per il futuro, quel futuro che oggi la maggioranza del mondo affronta con tanto smarrimento. La Madonna Greca ha saputo e saprà sempre essere la guida sicura per la nostra città.
Giorgio Re
Video di Ravenna WebTv
