Lettera di una maestra
Dal “RisVeglio Duemila” N. 32/2017
“Il centro siete voi”, scrive ai suoi alunni Beatrice Belleffi, insegnante di religione cattolica al Rodari di Mezzano, in questa lettera che ha gentilmente condiviso con Risveglio Duemila. All’inizio di quest’anno scolastico, l’augurio per tutti è di tenere sempre a mente questo principio.
Carissimi bambini, bimbi miei,
che bello scrivervi una lettera ad inizio anno scolastico, alle soglie di un nuovo cammino insieme! E’ un ottimo modo per “centrare” meglio il punto, l’obiettivo. E il “punto”, l’obiettivo, siete voi.
Vi confesso che ogni tanto mi scoraggio: ci sono una serie di condizioni che rendono questo nostro lavoro di insegnanti sempre più difficile. E può capitare, a volte, che si possa pensare di non farcela. Non farcela ad essere lì per ognuno di voi, e siete tanti, lo sapete che io giro su 11 classi; la paura di mettermi su una cattedra e dare fiato alla bocca senza preoccuparmi di parlare dritto ad ognuno di voi, di dirvi parole che vi scivolano addosso senza “colpirvi”, senza coinvolgervi e provocarvi. Come sono belle quelle lezioni in cui mi ritrovo in mezzo a voi, proprio fisicamente, al centro dell’aula, e ciò che studiamo diventa come un pungolo che vi scava dentro e vi tira fuori conoscenze già acquisite, domande curiose, riflessioni che svelano, a me, le “grandi cose” che sono tenute nascoste ai sapienti, ma rivelate in tutta la loro splendente semplicità ai piccoli, a voi. Non cambierei mai la “mia” materia così speciale con nessun’altra. Mi piace così tanto guidarvi, attraverso i contenuti della Religione Cattolica, lungo la strada della consapevolezza: riconoscere esperienze che sono anche le vostre come l’amicizia, la condivisione, il desiderio di sentirsi amati, la fatica di abbandonarsi nelle mani di Qualcuno. E la Bellezza? Quanto amo inondarvi di Bellezza! Mostrarvi le opere d’arte che la fede ha ispirato ai grandi artisti. Il momento che preferisco è, senz’altro, quello in cui vi accompagno a visitare i monumenti paleocristiani di Ravenna… Non c’è nessuno di voi che, entrando a San Vitale, circumnavigato il colonnato e sbucando davanti al presbiterio, non abbia esclamato uno sbalordito “Wow” rimanendo, per un lungo secondo, in silenzio. La Bellezza arriva a tutti, fa il suo dovere. Come diceva Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” e io ne sono convinta. Vedo l’insegnamento della Religione Cattolica come quel filo di lana che unisce un po’ tutte le discipline: italiano, storia, geografia, arte, musica… Siete voi che me lo dite: “Maestra, ma stiamo facendo arte (o musica, con i canti di Natale)”. E vedervi godere nel saper correlare le conoscenze acquisite davvero non ha prezzo! L’insegnamento della Religione Cattolica è anche un filo di lana che lega insieme e tiene unite tutte quelle parti che formano la vostra splendida persona: le vostre domande esistenziali, la vostra intelligenza e desiderio di conoscenza, di voi e del mondo, l’universo delle emozioni che dovete imparare a gestire. Io ho il privilegio di offrirvi questo filo, che unisce, che lega voi a voi stessi, agli altri e al mondo. Spero solo di non tradire questo compito. Il paradosso è che, mentre vi propongo percorsi di apprendimento per farvi crescere e maturare, quella che cresce e matura insieme a voi sono io. Grazie. Prometto che ci metterò sempre tutto il mio impegno, per far sì che le ore che trascorriamo insieme siano davvero “per voi”, per aiutarvi a capire e ad amare tutto ciò che incontrerete, così da gustare tutto della vita.
La vostra maestra di religione, Bea