Inaugurazione del Consultorio Familiare Diocesano
Mons. Solmi interverrà su: “Matrimonio oggi: un tesoro in vasi di Creta”
Dal “RisVeglio Duemila” N. 39/2014
In occasione dell’inaugurazione della nuova sede, abbiamo intervistato don Franco Musa, che è il Direttore del Consultorio Familiare Diocesano.
Un po’ di storia: quando è nato il Consultorio Familiare e quali sono state le motivazioni all’origine della sua nascita?
“Il Consultorio a Ravenna è nato nel 1972 per opera di don Leo Maldini ed era associato all’Ucipem (Unione Consultori Italiani Pre-matrimoniali e matrimoniali). In quegli anni la famiglia si trovava nel mezzo dei profondi cambiamenti strutturali che interessarono la nostra società e che produssero su di essa molti effetti, anche negativi. Don Leo, in collaborazione con don Felice Lionello fondò in città uno dei primi Consultori italiani proprio per tutelare e promuovere l’istituzione familiare; egli si impegnava molto per la valorizzazione della famiglia e aveva capito che la Chiesa – come poi accadde – doveva farne non un oggetto, ma un soggetto attivo della pastorale. Grazie alla collaborazione di altri sacerdoti e poi al forte sostegno da parte di mons. Tonini, don Leo riuscì a consolidare il Consultorio in Diocesi e anzi, anni dopo, grazie anche al suo contributo nacque il Movimento per la Vita, così come iniziò l’attività del Cursillo. Nel 1994 il Consultorio ha assunto la veste ‘Associazione’ di ispirazione cattolica, sostenuta dalla Diocesi. In quegli anni un forte impulso lo diede don Francesco Marzocchi, che diresse il Consultorio e si circondò di collaboratori giovani e preparati, i quali davano il loro contributo ai Corsi per i fidanzati.”.
Quali sono le figure professionali che lavorano nel Consultorio?
“Gli specialisti, che prestano la loro opera come volontari sono: il sacerdote, lo psicologo, la ginecologa, il pedagogista clinico, lo psicoterapeuta familiare, il neuropsichiatra infantile e l’avvocato del foro civile ed ecclesiastico”.
I tempi sono cambiati e sono mutate anche le esigenze delle famiglie. Oggi, quali funzioni svolge il Consultorio a Ravenna e chi vi si può rivolgere?
“Come già nei primi anni, il Consultorio si rivolge principalmente a tutte le famiglie, senza fare distinzione di appartenenza religiosa o di altro genere. Diversi sono i problemi che si affrontano: le coppie vivono spesso conflitti al loro interno, o problematiche legate alla crescita dei figli; non di rado poi, ci sono problemi di nullità del matrimonio, oppure casi di donne maltrattate. Per queste situazioni noi offriamo consulenza legale, ma anche assistenza sul piano umano. Solitamente un consulente familiare accoglie l’interessato, fa una valutazione della problematica e quindi lo indirizza allo specialista competente. In seguito il caso viene valutato dall’equipe dei consulenti che esprime il giudizio e i consigli che vengono presentati all’interessato. L’eventuale terapia indicata dall’equipe si può realizzare all’interno o all’esterno del Consultorio”.
Aumentano le coppie in crisi, le separazioni, i divorzi, così come sono sempre più le coppie che convivono. Come si pongono gli operatori del Consultorio di fronte a queste problematiche?
“Nel nostro Statuto è scritto che ‘l’Associazione ha lo scopo di promuovere e sviluppare tutte le attività più opportune a favore del matrimonio e della famiglia in conformità ai principi della religione cattolica e quindi al magistero della Chiesa”. Tuttavia, i nostri operatori hanno un atteggiamento di accoglienza, di confronto sulle singole problematiche, non sono certo rigidi e inflessibili. Cercano piuttosto di portare alla luce l’origine di certi comportamenti anomali – dannosi per il singolo che li compie, per la coppia, per i figli – e si impegnano perché in quella famiglia torni l’armonia”.
Si ricorda che alle ore 20, l’Arcivescovo benedirà i locali del Consultorio; farà seguito la conferenza di Mons. Solmi.
Fabrizio Casanova