30 Agosto 2025

Inaugurati i nuovi spazi della carità di Opera di Santa Teresa

Più di 300 persone alla messa con il Cardinale Zuppi

Settanta posti destinati a persone e famiglie indigenti e senza casa. Cresce l’accoglienza a Santa Teresa, lanciato un Fondo solidale

“Per fare cose grandi, bisogna farsi piccoli, essere persone piccole e amabili. L’amabilità è giocarsela alla pari, capire che c’è vera gioia nel dare, non tanto nel ricevere. È questa la conversione che Gesù chiede a ciascuno di noi. Per donarsi veramente agli altri, serve diventare uomini e donne attenti, gentili, bisogna lavorare sul proprio carattere, smussarne alcune parti e mettere al centro Dio. La carità è un amore legato sempre al concetto di giustizia: amare gli altri significa anche cercare giustizia per gli altri, riconoscere che ogni persona ha la sua dignità. Questi ingredienti di carità sono presenti in questa casa che è l’Opera di Santa Teresa, molto concreta nei bisogni e nelle sofferenze degli altri”.

Con queste parole scelte per la sua omelia, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, ha celebrato la Santa Messa di ieri, 2 ottobre, nella chiesa di Santa Teresa, evento che ha segnato l’apertura del nuovo dormitorio e dei nuovi spazi della Casa della Carità di Santa Teresa e la sua ripartenza nella carità.

“Leggendo gli scritti di Don Angelo Lolli – ha proseguito il Card. Zuppi – lui stesso ci invita a essere “profumo” nel cuore degli altri, senza farsi sentire, restando piccoli, semplici. È questa per don Lolli l’amabilità: è il raggio dell’anima che schiude i sorrisi, scalda i cuori, come il raggio del sole fa sbocciare i fiori. La casa di Santa Teresa continui a essere luogo di accoglienza, speranza e futuro per chi ha bisogno, dove le storie di ognuno trovano la loro importanza. Che sia la casa degli angeli, di tanti angeli, che nella nostra accoglienza possano vedere riflesso l’amore di Dio, proprio come fanno gli angeli” – ha concluso Zuppi.

La funzione, concelebrata con l’arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, ha visto la partecipazione di più di 300 persone. Presenti tutte le autorità cittadine, i membri del Comitato promotore delle iniziative per il Centenario dell’Opera di Santa Teresa, gli ospiti, religiose e religiosi di Santa Teresa, nonché associazioni, imprese e le tante realtà che hanno sostenuto la fondazione in questi due anni di lavori in vista dell’inaugurazione delle nuove opere di carità. Il momento è stato anche l’occasione per riconfermare il mandato di servizio ai volontari di Santa Teresa.

Santa Teresa si fa più grande: fino 70 posti per persone e famiglie indigenti

Dopo la Santa Messa, il cardinal Matteo Maria Zuppi ha inaugurato i nuovi spazi della carità di Santa Teresa. Ai 15 iniziali, si aggiungono 40 posti letto in più per la Casa della Carità “Don Angelo Lolli”, destinata ad accogliere persone o nuclei familiari senza una casa, per periodi medio-lunghi, e 16 posti per il nuovo dormitorio dedicato al Cardinale Ersilio Tonini, che visse a Santa Teresa gli ultimi quasi 40 anni della sua vita. Dopo due anni di lavori e un investimento di quasi un milione di euro, Santa Teresa rinnova la sua missione di carità restando sempre fedele ai valori del suo fondatore, don Angelo Lolli, e quindi al servizio per ultimi e gli abbandonati.

“Ringraziamo tutte le persone che sono qui questa sera – ha detto Luciano Di Buò, diacono e vice direttore di Opera di Santa Teresa – perché hanno scelto di condividere con noi un momento così importante per Santa Teresa. Gli ultimi 10 anni sono stati difficili da un punto di vista economico e finanziario, anni di forte preoccupazione. Con questa inaugurazione, l’Opera di Santa Teresa segna la sua ripartenza nel mondo della carità. Grazie anche alle imprese “amiche” che ci hanno sostenuto e hanno permesso l’apertura di questi nuovi spazi. Fondazioni come la nostra impegnate nel campo della carità, possono fare bene solo lavorando “in rete”, creando forti sinergie con il territorio. Per questo stiamo già rafforzando la collaborazione con i servizi, le associazioni e le imprese del nostro territorio. Soltanto condividendo progetti e obiettivi comuni, possiamo provare a rendere la nostra comunità più coesa”.

Un Fondo solidale per sostenere “la grande casa” di Santa Teresa

La casa dell’Opera di Santa Teresa da oggi è quindi diventata più grande, pronta a ospitare più persone indigenti rispetto a prima. Come in ogni casa, anche questa ha bisogno di energia, pulizie, manutenzione. Come accade in tutte le grandi famiglie. Per questo motivo è stato lanciato il Fondo solidale per Santa Teresa: chiunque voglia far parte di questa grande famiglia e dare il suo aiuto, potrà farlo con una donazione.

 

Fondo solidale: https://www.operasantateresa.it/fondo-solidale-una-casa-a-santa-teresa

 

Santa Teresa, inaugurato il dormitorio e la nuova casa della carità. Il cardinal Zuppi: bisogna farsi piccoli per fare cose grandi