Dal “RisVeglio Duemila” N. 28/2015
Impariamo a donare tutto per Amore
Papa Francesco ha annunciato con queste parole un Giubileo straordinario, che si aprirà l’8 dicembre in occasione della Festa dell’Immacolata, il Giubileo della Misericordia, per sottolineare la centralità della misericordia nel cammino di fede: “Se nel nostro cuore non c’è la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti. Perché è l’amore che salva, non la sola pratica dei precetti. E’ l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti”.
Anche per questo motivo l’Unitalsi Emiliano Romagnola ha promosso per la prima volta il Pellegrinaggio al Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza e la Sottosezione di Ravenna con il prezioso aiuto di Gaetano Storace e sotto la guida di don Gioacchino, ha organizzato due giornate, il 4 e 5 luglio alla scoperta del Santuario e di Madre Speranza.
Madre Speranza, fidandosi solo della parola di Gesù, si è lasciata guidare e dal niente più assoluto è riuscita a realizzare un’opera imponente che ogni giorno ospita migliaia di fedeli provenienti da ogni parte.
La sera del nostro arrivo abbiamo ascoltato la testimonianza di Fratel Pietro Iacopini, che giunto a Collevalenza nei primi degli anni ’50, ha trascorso oltre trenta anni vicino alla Madre ed è stato testimone delle sue estasi, della sua passione e delle meraviglie che il Signore ha operato per mezzo di Lei, perché il Signore le ordinava e lei instancabilmente faceva.
Anche in questo Santuario abbiamo incontrato il volto sofferente di Gesù in tante persone malate ed abbiamo avuto la grazia di assistere ad una testimonianza di fede meravigliosa durante l’omaggio floreale a Maria Mediatrice, da parte di una giovanissima ragazza oramai ad uno stadio di malattia terminale; all’incontro con Maria nel suo sguardo erano racchiusi un’infinita dolcezza e una serenità così disarmante, da farci inchinare dinanzi a lei, mentre nei nostri occhi le lacrime erano incontenibili.
Abbiamo avuto come primo richiamo la possibilità di immergerci come a Lourdes, nelle vasche dell´acqua ritenuta miracolosa per le malattie del corpo e dello spirito, quell’acqua piena di significato, segno di grazia e di misericordia per guarirci da quei mali più importanti che attanagliano la nostra vita, che non sono quelli del corpo, ma quelli dello spirito.
Le Piscine hanno offerto ai volontari la possibilità di prestare la loro opera; è un servizio faticoso, ci sono momenti in cui si pensa di non potercela fare, ma poi la forza ti arriva e ringrazi per aver avuto la gioia di aver potuto aiutare qualcuno, di aver pregato con quella persona che con quel gesto dell’immersione ha avuto la sensazione di ritrovare la pace e la serenità e che uscendo non finisce di ringraziarti e di benedirti.
La nostra Via Crucis nella chiesa del Crocifisso, ai piedi di un Gesù ancora vivente in croce, con lo sguardo al cielo, come in atto di supplica al Padre: “Padre perdonali”, è stata intensa con belle testimonianze.
Ringraziamo il nostro Arcivescovo Mons. Lorenzo Ghizzoni che domenica ci ha raggiunti per trascorrere qualche ora insieme al gruppo e che ha presieduto la Santa Messa del Santuario.
A parte il caldo torrido, Collevalenza è stata una nuova e bella esperienza per l’Unitalsi, in un santuario semplice e autentico, dove il motto di Madre Speranza si è respirato ovunque: “Todo per Amor” (Tutto per amore).
Patrizia Amici