Il Card. Tonini nei ricordi di Stefania Gaddoni
Dal “RisVeglio Duemila” N. 27/2014
“Com’è bello volersi bene nel Signore!”, questa è la frase che tante volte diceva il Cardinale Tonini ed è una verità che tutti possiamo sperimentare.
In lui vedevo l’immagine del padre buono che ama tutti i suoi figli, ai quali sa sempre rivolgere una parola buona e un consiglio prezioso.
Un ricordo molto bello che ho di lui risale agli anni ‘80 quando guidò i campi scuola per i giovani di Azione Cattolica a Pera di Fassa. Ogni giorno presentava loro temi profondi sui quali erano invitati a meditare per poi confrontarsi, consolidando così la loro formazione spirituale umana e cristiana. Andava anche a far visita ai campi scuola estivi dell’ACR che accoglievano ragazzi da tutta la diocesi nella casa Sant’Apollinare di Caviola. Ogni anno, con più turni si contavano complessivamente circa 400 ragazzi.
Inoltre, alla ripresa delle attività, Tonini incontrava tutta l’ACR diocesana nella “Festa del Ciao” alla quale partecipavano centinaia di ragazzi con i loro animatori e parroci.
Lui amava la sua AC diocesana, della quale io ero presidente in quegli anni, e lo dimostrava con una presenza sempre attiva nelle varie occasioni di incontro.
Verso la fine degli anni ‘90 io ero in pensione da un anno dal mio lavoro di insegnante, quando il Cardinale Tonini mi chiamò a un servizio che non avrei mai pensato di fare. Mi accolse nel suo studio con questa frase: ”Figliola, il Signore ha bisogno di te” . Mi spiegò che nella scuola cattolica San Vincenzo de’ Paoli, il trasferimento ad altra città della direttrice Suor Alessandra, tanto stimata e amata dai genitori degli alunni, stava creando in questi incertezze e perplessità sul futuro della scuola. Tonini era molto preoccupato e chiedeva la mia disponibilità a dirigere quella scuola che gli stava tanto a cuore.
Vedendomi perplessa e un po’ sconvolta da tale richiesta mi disse: “pensaci, ma dammi presto la tua risposta”. A quel punto io gli risposi spontaneamente: “Lei ha detto che il Signore ha bisogno di me, io le dico che Lui ha saputo da chi farmi chiedere tale servizio”. Accettai quindi perché non avrei mai potuto negargli un aiuto.
Per sedici anni ho servito il Signore in quella scuola e il Cardinale è venuto più volte a far visita ai ragazzi. Non voleva mai incontrarli tutti insieme, preferiva entrare nelle singole classi per avere un rapporto diretto con gli alunni e rispondere alle loro domande. Anche negli ultimi mesi della sua vita, quando andavo a trovarlo, voleva sempre essere informato sull’andamento della scuola.
Sono certa che dal Paradiso sta pregando per tutti noi e in modo particolare per la sua scuola San Vincenzo e per l’Azione Cattolica diocesana.
Stefania Gaddoni