29/03/2013

I ragazzi del post Cresima a Torino

 

I ragazzi del post Cresima a Torino
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 12/2013
 
Sabato 16 e domenica 17 marzo i ragazzi del post Cresima della nostra Diocesi si sono recati con i loro animatori a Torino. Ben 260 persone hanno ‘invaso’ la vecchia capitale, proprio nei giorni dell’anniversario dell’unità d’Italia’ Si è trattato solo di una coincidenza; ben altri erano gli intenti degli organizzatori: far conoscere ai nostri giovani le figure di due Santi assai vicini a loro. Don Bosco e Don Murialdo, infatti, hanno saputo occuparsi proficuamente e con dedizione totale al ministero dell’educazione e dell’insegnamento, puntando ad aiutare, in un contesto storico tutto sommato molto simile a quello presente, particolarmente i ragazzi disagiati, emarginati, insomma a rischio. Molto bello e coinvolgente, quindi, poter mettere piede nei luoghi che li videro operosi nel loro impegno a favore degli ultimi. Don Bosco, con la sua tenacia e fiducia nella Provvidenza, per realizzare il suo sogno di bambino e Don Murialdo, giovane irrequieto e lontano dalla fede, che trova la vocazione durante una confessione: cosa di più attuale e vicino alla realtà di tanti nostri ragazzi?
Ogni momento del nostro intenso pellegrinaggio è stato scandito dal racconto e dall’approfondimento di quanto i due Santi hanno seminato e realizzato. Grazie alla graditissima partecipazione del nostro Arcivescovo (a proposito è stato un bel modo di presentarsi e farsi conoscere dai ragazzi e dagli educatori, che hanno potuto apprezzare, tra l’altro, la sua disponibilità e propensione al sacrificio in una due giorni tutt’altro che comoda o confortevole) e all’onnipresente Don Andrea Bonazzi, abbiamo capito la lezione che essi trasmettono: affidarsi al Signore, seguirlo anche nelle imprese che sembrano impossibili, lasciando fare a Lui, che, misericordioso, ci invita ogni giorno a seguirlo, senza paura e senza porre limiti al suo operare in noi la conversione.
I nostri ragazzi sono stati davvero fantastici, tanto nei momenti di impegno e preghiera, quanto nei momenti di convivialità (pasti-trasferimenti in pullman- giochi-sistemazione nelle camerate). E’ sempre bello vedere la gioia, l’allegria pura nello stare insieme tra noi, quando con noi c’è anche Gesù (dove due o tre sono riuniti nel mio nome’).
Domenica pomeriggio, sotto la nevicata abbondante che avvolgeva la città di Torino, abbiamo giocato, divertendoci e catturando l’attenzione dei passanti. A proposito di questo desidero spendere due parole di riflessione. Purtroppo, accanto a persone cordiali, sorridenti ed entusiaste nel vedere come sia facile divertirsi ed essere felici, quando si è in compagnia del Signore, non sono mancati coloro che, guardando i nostri giochi ed il nostro ‘fare confusione’, con quello spirito di bambini tanto caro a Gesù, ci hanno guardato di sottecchi, con quel fare compassionevole e di commiserazione che, al di là di infastidirci sul momento, ci ha provocato, però, anche il rimpianto di non essere riusciti, fino in fondo, a comunicare il grande amore che ci ha unito durante questa esperienza.
Cosa resta, dunque, al ritorno di una due giorni così? Senza dubbio una conferma di quanto siano grandi le opere che il Signore compie, attraverso i più piccoli tra i suoi servi, ci è venuta dalla conoscenza dei due Santi. Vorrei aggiungere che i ragazzi hanno talmente sentito e vissuto quel senso di comunione, amicizia, fiducia e compartecipazione, che già pensano al pellegrinaggio ad Assisi del 2014, sulle orme di San Francesco e’. perché no?… di Papa Francesco.
Sabrina Gridella – Parrocchia di Cannuzzo