19 Marzo 2013

Grazie, Signore! dal Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi di Ravenna-Cervia

 

Grazie, Signore! dal Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi di Ravenna-Cervia
Oggi dire ‘grazie’ non va di moda, non solo per un fatto di educazione ma soprattutto per un male spirituale che impedisce al cuore di aprirsi alla gratitudine. L’arte di ringraziare e di essere riconoscenti si addice all’uomo di Dio, docile all’azione dello Spirito Santo, in comunione con tutta la Chiesa in cui cammina come testimone di unità.
La riconoscenza per le meraviglie compiute da Dio è motivata da tantissimi doni ricevuti da tutto il popolo di Dio che, proprio in questi giorni, esulta per l’elezione del nuovo Pontefice. ‘Gioisca il cuore di chi cerca il Signore’ (Salmo 104,3). E’ quanto il nostro Arcivescovo Mons. Lorenzo Ghizzoni ha proclamato all’inizio della S. Messa, celebrata il 14 marzo nella Basilica di S. Maria in Porto per la ‘festa del Ringraziamento’, in cui viene ribadita l’ecclesialità del RnS riconosciuta dal Consiglio Permanente della CEI con l’approvazione definitiva degli Statuti dell’Associazione proprio il 14 marzo 2002. Questa non è solo una data da ricordare, ma un’occasione propizia per celebrare la comunione dei fratelli e delle sorelle del RnS con i nostri Vescovi, che ci manifestano stima e affetto.
In particolare il nostro Arcivescovo ha esortato l’assemblea dei fedeli a ringraziare il Signore per il nuovo Papa, appena eletto come Pastore di tutto il gregge e ad accompagnarlo con la nostra preghiera, sotto lo sguardo di Maria che lo sostiene nel cammino spirituale. E’ stata certamente una grande sorpresa, un dono dello Spirito Santo per l’edificazione e il rinnovamento della Chiesa.
Nella nostra esperienza di Rinnovamento abbiamo scoperto la straordinaria efficacia della Parola di Dio che ci cerca, ci interroga, ci consola e ci istruisce. Abbiamo gioito nell’ascoltarla nell’omelia del nostro Arcivescovo che ci ha indicato la via da seguire nella vita di ogni giorno.
Partendo dalla figura di Mosè, dopo aver messo in luce il suo ruolo così importante nella storia della salvezza, ha sottolineato la sua Preghiera di intercessione e la risposta di Dio, che concede il perdono al suo popolo, nonostante fosse di dura cervice. Perché il popolo è passato agli idoli? Perché ha perso la Fede.
Anche oggi la situazione non è cambiata: se non crediamo a Dio, crediamo agli idoli. Il rischio dell’idolatria c’è quando si spegne la Fede. Abbiamo bisogno di Dio per credere, perché siamo deboli e manifestiamo la nostra fragilità nel dare gloria a noi stessi. Siamo nati per credere in Gesù Cristo: da Lui siamo venuti e a Lui dobbiamo arrivare. Per grazia ci è stato donato lo Spirito Santo che ci spinge verso il Padre, ma il Signore è sconosciuto.
Ecco il bisogno di evangelizzare.
Lo Spirito Santo sostiene il cammino della Parola, sostiene i testimoni e chi riceve la testimonianza, sostiene il recupero dei nostri fratelli e tutto il nostro agire cristiano. E’ Lui che interviene, purifica il nostro sguardo e valuta le cose secondo la logica di Dio. E’ Lui che costruisce la pace nei rapporti sociali. E’ Lui che produce la capacità di perdono e di riconciliazione. E’ Lui che sa quali sono i desideri di Dio.
Grazie, Signore, di questa Eucarestia, del dono della Tua Parola, dell’esperienza della Preghiera, dell’azione dello Spirito Santo che ci chiama ad essere ‘collaboratori’ di un piano divino per ‘rievengelizzare i battezzati’ e per una ‘piena evangelizzazione dei lontani’.
Grazie Signore, dal profondo del cuore, per il nostro Arcivescovo Mons. Lorenzo Ghizzoni che Tu hai chiamato come Pastore del gregge di questa Diocesi, che lo accoglie con affetto e con tanta stima.
I gruppi di Rinnovamento nello Spirito