Giornata delle Comunicazioni sociali. Oltre la logica “del serpente”. Il messaggio del Papa

Giornatadelle Comunicazioni sociali.Oltre la logica“del serpente”.Il messaggio del Papa Dal “RisVeglio Duemila”  N. 4/2018 È tra gli argomenti all’ordine del giorno di politici e professori, presidenti e servizi segreti. Una lotta senza esclusione di colpi si sta combattendo sulle due sponde del Pacifico. Sono le fake news: notizie false o costruite ad arte, come ne esistono da sempre, che però hanno cambiato il loro peso strategico nell’ambito informativo grazie all’uso di social network e motori di ricerca che ne amplificano a dismisura gli effetti. Non poteva essere più attuale, dunque, il tema scelto quest’anno da Papa Francesco per il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “‘La verità vi farà liberi’ (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace”.Sovraccarico. Per inquadrare uno scenario si può partire dai numeri: in appena 60 secondi, vengono pubblicati 3 milioni di contenuti su Facebook, 430mila tweet, compiute 2 milioni e 315mila ricerche su Google, inviate 150 milioni di email e 44 milioni di messaggi su WhatsApp.  Il Papa si rivolge al “custode delle notizie” che, “nel mondo contemporaneo, non svolge solo un mestiere, ma una vera e propria missione”. L’invito di Francesco è a “promuovere un giornalismo di pace, non intendendo con questa espressione un giornalismo ‘buonista’. Un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce”; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale.La definisce “logica del serpente”, colui il quale “si rese artefice della ‘prima fake news’ (Gen 3,1-15), che portò alle tragiche conseguenze del peccato altre innumerevoli forme di male contro Dio, il prossimo, la società e il creato”. Di fronte al “virus della falsità”, riconosce il Papa, il “più radicale antidoto” è lasciarsi “purificare dalla verità” Riccardo Benotti, Agensir