Estate in Parrocchia a Punta Marina

Estate in Parrocchia a Punta Marina
 
Dal “RisVeglio Duemila”  N. 28/2014
 
 
Punta Marina, spirito di carità e collaborazione
 
Questa settimana abbiamo intervistato il parroco di Punta Marina, Don Mario Guidi, che ha trascorso qui il periodo da metà giugno a metà luglio, dopodiché è subentrato il parroco eritreo don Mertheab, cha rimarrà fino alla metà di agosto, poi farà ritorno in Africa, dove è impegnato in una missione per costruire luoghi di culto in un paese martoriato da povertà e instabilità politica. Il 15 luglio scorso, giorno della partenza di don Mario e dell’arrivo di don Mertheab, abbiamo intervistato don Mario, che peraltro era già stato parroco a Punta Marina, nel periodo tra il 1991 e il 1997. Per un breve periodo è stato parroco anche nel paesino di San Michele, mentre attualmente ha appena fatto ritorno a Mirabella di Cantù, in provincia di Como.
 
Ha trovato cambiata Punta Marina rispetto a un ventennio fa, in estate?
 
“Sì, certamente si è molto ingrandita, ci sono molte più case, ma la presenza della gente, rispetto al passato, a me sembra diminuita, forse per colpa della crisi. L’affluenza in chiesa è buona ed essendo la parrocchia situata in una zona centrale, c’è sempre molta gente di passaggio che si forma per un breve momento di raccoglimento, una preghiera, l’accensione di una candela, un momento di adorazione; apriamo il portone alle 6 del mattino e lo chiudiamo alle 11 di sera. Le funzioni religiose vengono celebrate al mattino alle 8.30, nei giorni prefestivi alle 18.30 e 20.30; alla domenica e durante le festività alle 8.30, 18.30 e 20.30. Le confessioni si svolgono prima e dopo la Messa, anche durante se c’è la presenza di un altro parroco”.
 
 
Cosa ci racconta della pastorale estiva?
 
“Abbiamo ospitato l’Arcivescovo lo scorso 10 aprile per una lectio divina che è stata molto seguita, poi domenica scorsa, il 20, è venuto a celebrare la Messa. Il giovedì sera c’è l’Adorazione Eucaristica dalle ore 21 fino alle 23, poi ci sono le attività del gruppo parrocchiale che è numeroso e molto attivo; ad esempio sta andando bene il gruppo dei ragazzi del Post Cresima che è guidato dalle catechiste, mentre con Don Paolo Pasini una decina di ragazzi, per lo più adolescenti, è stato realizzato un bel campo scuola vicino Cesena. Attualmente possiamo contare anche sulla collaborazione di un accolito, Giampiero, che si sta preparando a diventare diacono. Tra le altre attività vorrei segnalare che per stasera abbiamo organizzato una cena parrocchiale di beneficienza, i cui proventi andranno a favore della missione del parroco che subentrerà al mio posto. A metà agosto anche lui lascerà la parrocchia e se ne occuperanno Don Stanislao per la parte amministrativa, mentre per la celebrazione della funzioni religiose si alterneranno alcuni parroci della zona: Don Marco Cavalli, lo stesso Don Stanislao quando sarà libero dai suoi impegni a Marina di Ravenna e Don Francesco Furlan, fino alla nomina ufficiale, da parte dell’Arcivescovo, del nuovo parroco di Punta Marina”.
 
 
C’è un aneddoto o qualche episodio particolare che ricorderà lasciando Punta?
 
“Mi ha fatto piacere innanzitutto rivedere alcuni parrocchiani che conoscevo tanti anni fa, ma anche constatare che alcune iniziative che avevo ideato io, quali la festa dedicata alla costruzione della parrocchia, sono state portate avanti negli anni ed esistono tuttora”.
 
 
Per quel che riguarda gli anziani, ha visitato qualcuno?
 
“Alcuni anziani parrocchiani che già conoscevo e che per motivi di salute non potevano venire a Messa. Qui a Punta ai miei tempi c’era una casa di riposo, l’Èlite, che ora non esiste più; tuttavia questo è un paese giovane, la presenza degli anziani è meno consistente che altrove”.
 
 
Le attività ricreative qui in piazza sono numerose: i mercatini dei bimbi, il cinema in piazza, i concerti. C’è stato un coinvolgimento anche della parrocchia?
 
“No, di questo se ne occupa la Pro Loco; c’è un calendario ricco di iniziative pensate per i turisti, ma per quel che riguarda le iniziative della parrocchia su questo versante, secondo me, si potrebbe ideare una pastorale del turismo nelle località del mare con un maggiore coordinamento tra le varie parrocchie della zona che inglobasse oltre ai momenti liturgici e di approfondimento delle Scritture, anche momenti culturali quali le mostre e gli incontri e si potrebbero divulgare queste iniziative soprattutto alla domenica, che è il momento di maggior presenza di fedeli in chiesa”.
 
 
Concludiamo l’articolo ricordando che durante la serata si è svolta nel cortile della parrocchia la cena di beneficenza con un alta partecipazione di persone e di tutti i parroci: don Mario, don Stanislao e don Mertheab; sono stati raccolti 694 euro. Al termine don Mertheab ha ringraziato commosso e altrettanto commosso don Mario ha salutato i fedeli per lasciare Punta Marina.
 
 
Anna Cavallo