Don Fulvio ad Argenta, don Giosuè a S. Alberto. Cambiano i vicari a S. Biagio e Ponte Nuovo

Don Fulvio ad Argenta, don Giosuè a S. Alberto. Cambiano i vicari a S. Biagio e Ponte Nuovo  Dal “RisVeglio Duemila” N. 31/2017    Nel suo nuovo incarico da vicario parrocchiale di San Biagio, don Alain Gonzalez Valdès ha intenzione di mantenere lo stesso stile con il quale, la scorsa settimana, è arrivato a Santiago de Compostela, con il gruppo scout del Ravenna 4: “Arrivo senza nessun programma – spiega a Risveglio Duemila il giorno dopo la nomina ufficializzata, assieme a tutte le altre (l’elenco completo nell’articolo qui sotto – ndr) nelle Messe domenicali del 27 agosto scorso –, se non quello di camminare e crescere con la gente che incontrerò”. In realtà è un gran bel programma, che però dovrà bilanciare con gli impegni di delegato arcivescovile per la Caritas e, da quest’anno, anche direttore dell’Ufficio Missionario: “Per me è un po’ come restituire qualcosa alle Chiese nelle quali sono nato e cresciuto, in questo caso a quella del Perù, dove si trova la nostra missione, che spero di poter visitare il più presto possibile. Credo poi che animare alla carità e alla missione vadano di pari passo. Certamente però avrò bisogno dell’aiuto della gente, dei laici”. A San Pier Damiano, racconta, “lascio il cuore: c’è gente bella che ti accoglie per quel che sei, mi han voluto bene”. Don Alain saluterà la parrocchia di San Pier Damiano nella Messa delle 10 di domenica 24 settembre e entrerà a San Biagio verso la metà di ottobre. Ma proprio nell’ottica di una collaborazione e una corresponsabilità tra laici e sacerdoti, in Darsena, arriveranno il diacono Edo Assirelli e sua moglie Mirella: “Ebbene sì: anche i diaconi sono al servizio della diocesi e quindi il vescovo li può ‘inviare’ in parrocchie diverse da quelle di residenza – spiega Assirelli–, sempre tenendo conto della loro condizione di vita e di lavoro”. In questo caso, la missione è a 20 chilometri da casa (Glorie di Mezzano), ma Edo non ha paura di macinare strada: “Quando me l’hanno proposto, ho solo chiesto di poter andare assieme a mia moglie Mirella: anche questo è un modo per fare vedere che una famiglia può essere a servizio della Chiesa. E la mia proposta è stata subito accettata”. I coniugi Assirelli a San Pier Damiano seguiranno in particolare la pastorale famigliare (come a livello diocesano), sempre in collaborazione con il parroco, don Mario di Massimo, e con l’altro diacono residente, Pierangelo Martini. “Più che collaborazione io parlerei proprio di ‘corresponsabilità’: l’idea non è seguire direttive ma ragionare su problemi e risorse e cercare insieme di curare la pastorale, con proposte concrete. Il diacono, in particolare, anche per la sua condizione di vita, ha anche un compito di promotore e mediatore dell’unità in parrocchia”. È quasi un ritorno “a casa”, invece quello di don Fulvio Bresciani che da Sant’Alberto si trasferirà ad Argenta, come parroco: “È stata la prima parrocchia nella quale ho fatto il cappellano, subito dopo l’ordinazione dal cardinal Tonini – ricorda –: sono stato lì dall’86 al ’91 e ne ho un ricordo bellissimo, il ‘primo amore’ non si scorda mai”. Le priorità sulle quali puntare saranno certamente i “giovani e le famiglie – spiega –, quelle che tutta la Chiesa si dà in questo periodo. Ma l’attenzione sarà anche per gli anziani: in quella parrocchia c’è una casa di riposo e la casa famiglia in questi anni è cresciuta molto”. E soprattutto per le attività rivolte ai giovani, sarà necessario collaborare e coordinarsi con la vicina parrocchia di Portomaggiore. “Un pensiero a Sant’Alberto? Mi ha colpito la fedeltà dei pochi cristiani che abitano quel territorio: sono dei veri appassionati della fede, che mi hanno accolto. L’obiettivo di un prete che entra in una nuova realtà, d’altra parte, è quello e cercherò di farlo anche ad Argenta: accogliere la gente e farla camminare”. Al posto di don Bresciani, a Sant’Alberto e Mandriole arriverà don Nicolò Giosuè. L’altra novità di queste nomine 2017 è l’espansione delle collaborazioni stabili tra parrocchie: dopo l’esperimento avviato in centro tra Duomo, Sant’Agata e San Francesco, anche Classe, Ponte Nuovo e Fosso Ghiaia lavoreranno insieme (con don Mauro Marzocchi come parroco e don Pietro Parisi che arriva da Cervia, come vicario), così come Fornace Zarattini e Godo e Cortina, dove don Giovanni Giussani è stato nominato amministratore; Portomaggiore, Ripapersico, Quartiere e Portorotta (in queste ultime don Ugo Berti diventa amministratore con la collaborazione domenicale di don Alvaro Marabini) e Sant’Andrea di Cervia, Cannuzzo e Mensa Matellica, con don Alessandro Saporetti. A San Biagio di Argenta arriva inoltre don Pietro Zorza come amministratore. 

Daniela Verlicchi