Domenica 9 maggio Giornata del Diaconato permanente

Il Diaconato nella nostra Chiesa

Domenica 9 maggio sarà la Giornata diocesana del Diaconato.

Cari parroci, cari fedeli,

la nostra Chiesa di Ravenna Cervia è in stato di missione e per evangelizzare la sua terra ha bisogno di tante testimonianze sicure e coraggiose. In questi momenti poi di sconcerto della vita personale e sociale e di ripensamento della attività pastorali, a causa della pandemia, ancora di più i cristiani hanno bisogno di un annuncio forte del Vangelo e di persone di riferimento.

Noi possiamo contare su diversi ministri: i parroci e gli altri presbiteri, i religiosi e le religiose, i diaconi, i catechisti, gli educatori della pastorale giovanile, i lettori e gli accoliti, i ministri straordinari della comunione. Abbiamo anche tanti altri laici disponibili ai servizi liturgici e caritativi, alla pastorale dei fidanzati e degli sposi, ai tanti servizi quotidiani che fanno vivere le comunità. In prospettiva avremo anche donne Lettori e Accoliti. Ma la situazione che viviamo ci chiederà una nuova ministerialità, affinché la nostra Chiesa diventi più capace di camminare insieme, più missionaria e più aperta ai segni che il Signore ci sta mettendo davanti: una Chiesa più “diaconale”, più sinodale e più aperta alla carità. Il Diaconato dovrà essere uno dei protagonisti di questo cambiamento che chiede discernimento comunitario per camminare insieme Vescovo, Preti, Diaconi, Consacrati, Laici, sulle scelte pastorali individuate.

Il Diaconato, come tutti i ministeri, perché sia accettato e valorizzato, ha bisogno di comunità parrocchiali che si rinnovano alla luce dell’immagine di Chiesa che il Concilio e Papa Francesco ci trasmettono: una Chiesa comunione, che cammina unita, serva dell’umanità, povera ma ricca della gioia del Vangelo che vuole annunciare a tutti, attenta alle situazioni storiche in cui vive. Il Diaconato oggi ancora di più è chiamato a far risplendere la caratteristica di una Chiesa serva di tutti, come lo è stato il Cristo Servo, suo Signore e Maestro (Gv 13,1-20).

Abbiamo quindi bisogno che la Chiesa di Ravenna-Cervia si impegni a proporre sia ai giovani che a uomini “maturi” nell’umanità e nella fede, le vocazioni di particolare consacrazione e il diaconato. I Parroci e i collaboratori più stretti devono imparare a “vedere” quegli uomini capaci di servire con gioia e disinteresse, di impegnarsi nella carità con umiltà e amore alla Chiesa, di agire da testimoni coraggiosi nella società, di avere attenzione alla propria famiglia e alla famiglia ecclesiale. E poi “chiamarli”! La vocazione al Diaconato può nascere dal discernimento della comunità delle persone adatte e dalla sua chiamata, lasciando naturalmente la libertà della risposta al possibile candidato e alla sua sposa.

Il Signore non faccia mancare la grazia del ministero diaconale a nessuna delle nostre comunità. E a noi non manchi l’impegno a suscitare e sostenere questa vocazione indispensabile per la Chiesa.

Preghiamo in questa domenica il Signore che mandi altri servi fedeli per la sua messe!

+Lorenzo, Arcivescovo