Dal 6 all’8 maggio si è svolta la XIV Assemblea Nazionale di AC

Dal 6 all’8 maggio si è svolta la XIV Assemblea Nazionale di AC

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 20/2011
 
Una grande casa, una sola famiglia, tanta gioia e amicizia nell’aria e un’unica fede, quella nel Cristo Risorto. Questa è la fotografia, che mi sono portato a casa, dalla XIV Assemblea Nazionale di Ac alla quale ho partecipato dal 6 all’8 maggio scorso. Sono tornato stanco ma felice e grato al Signore per avermi permesso di fare, per la prima volta, questa bellissima esperienza che mi ha permesso di capire, ancora meglio, a quale associazione appartengo. Il cammino assembleare cominciato nelle parrocchie, proseguito in regione e terminato a Roma può sembrare solo una cosa burocratica, un ‘elefante’ che si muove. Ammetto che un po’ lo pensavo anch’io, ma solo prima di partire, solo prima di vedere con i miei occhi.
In assemblea respiri appieno l’indole democratica dell’Ac poiché questo doversi ritrovare ogni tre anni per rinnovare le cariche e le responsabilità porta ad un ricambio che sa di freschezza, a non ‘sedersi’, ad avere la possibilità di confrontarsi e interrogarsi continuamente e poter così tracciare linee progettuali nuove e al passo coi tempi che cambiano. Un appuntamento spirituale, ecclesiale, culturale che coinvolge non solo il popolo delle parrocchie ma tutto il paese, un impegno e una testimonianza d’amore alla Chiesa e all’Italia.
‘Vivere la fede, amare la vita’. Questo il tema scelto, per dire che non può esistere un amore autentico per Dio che non passi attraverso un ascolto vero e profondo per tutto ciò che riguarda il bello della nostra vita, come non si può amare la vita senza attraversare la dimensione più profonda dell’uomo, quella spirituale.
Più di 900 delegati, 260 uditori, altri 65 esponenti convenuti da diverse parti del mondo per eleggere il nuovo Consiglio Nazionale. Ho visto un’associazione viva, fatta di laici che vogliono essere protagonisti e corresponsabili della vita della Chiesa. Un’associazione che con i suoi 150 di storia, i 350.000 soci e la presenza in tutte le diocesi rimane la più grande in Italia.
Dal dibattito è scaturito il ‘Documento assembleare’ che detterà il percorso per il prossimo triennio 2011/2014. All’interno, tra le altre cose, l’impegno educativo dell’Ac, il servizio appassionato alla Chiesa e al Paese, la formazione al sociale e al bene comune, la custodia dell’interiorità e della vita spirituale, la promozione dell’associazione. L’assemblea si è conclusa con la replica finale del Presidente Nazionale Franco Miano: un discorso che ha toccato non solo aspetti della vita associativa ma anche argomenti riguardanti la società civile, dalla preoccupazione per il degrado morale in atto all’emergenza profughi di Lampedusa. Un pensiero infine per il settore Acr. Tante le carrozzine, i passeggini e i ragazzi presenti. Di sorpresa sbucavano all’improvviso durante i lavori e si impossessavano del palco portando una ventata di allegria e sorrisi.
Fabio Zannoni