
Chiesa in preghiera per la famiglia
Dal “RisVeglio Duemila” N. 35/2014
Domenica 28 settembre siamo chiamati a un’attenzione particolare verso la famiglia. La sollecitazione ci arriva dai nostri vescovi in vista dell’assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi in programma dal 5 al 19 ottobre in Vaticano. Tema dell’incontro “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione”.
Le Chiese particolari, le comunità parrocchiali, gli istituti di vita consacrata, associazioni e movimenti, sono invitati a pregare nelle celebrazioni eucaristiche e in altre occasioni, nei giorni precedenti come durante i lavori. A Roma, ogni giorno, si prega nella Cappella della Salus Populi Romani della basilica di Santa Maria Maggiore. I fedeli possono unirsi nella loro preghiera personale a questa intenzione, in particolare le famiglie.
Per le celebrazioni sono suggerite le preghiere alla Santa Famiglia di Nazareth, composte da papa Francesco e alcune intenzioni indicative per la preghiera universale (riportate sul nostro sito) che possono essere adottate nelle messe di domenica 28 settembre, come nei giorni di svolgimento del Sinodo. Si può aggiungere un’intenzione specifica alle invocazioni delle Lodi mattutine e alle intercessioni dei Vespri. Durante i lavori si raccomanda anche la recita del santo rosario.
“La missione di predicare il Vangelo a ogni creatura – recita il documento preparatorio al Sinodo – è stata affidata direttamente dal Signore ai suoi discepoli e di essa la Chiesa è portatrice nella storia. Nel tempo che stiamo vivendo l’evidente crisi sociale e spirituale diventa una sfida pastorale, che interpella la missione evangelizzatrice della Chiesa per la famiglia, nucleo vitale della società e della comunità ecclesiale. Proporre il Vangelo sulla famiglia in questo contesto risulta quanto mai urgente e necessario”.
Al centro dei lavori sinodali un contesto sociale con molte problematiche, “in parte inedite fino a pochi anni fa, – continua il documento preparatorio – dalla diffusione delle coppie di fatto, che non accedono al matrimonio e a volte ne escludono l’idea, alle unioni fra persone dello stesso sesso, cui non di rado è consentita l’adozione di figli”.
Ma le nuove situazioni, nel nostro mondo globale, sono anche i matrimoni misti o inter-religiosi; famiglie monoparentali; poligamia; matrimoni combinati con la conseguente problematica della dote, a volte intesa come prezzo di acquisto della donna; sistema delle caste; cultura del non-impegno e della presupposta instabilità del vincolo; forme di femminismo ostile alla Chiesa; fenomeni migratori e riformulazione dell’idea stessa di famiglia; pluralismo relativista nella concezione del matrimonio; influenza dei media sulla cultura popolare nella comprensione delle nozze e della vita familiare; tendenze di pensiero sottese a proposte legislative che svalutano la permanenza e la fedeltà del patto matrimoniale; diffondersi del fenomeno delle madri surrogate (utero in affitto); nuove interpretazioni dei diritti umani.
In ambito più strettamente ecclesiale, c’è preoccupazione per l’indebolimento o l’abbandono della fede nella sacramentalità del matrimonio e nel potere terapeutico della penitenza sacramentale. Dunque è ben comprensibile l’attenzione dell’episcopato mondiale a queste sfide, quindi l’importanza della nostra preghiera a supporto dei lavori sinodali.
Giulio Donati