20 Ottobre 2011

C’è un tempo per… la responsabilità

C’è un tempo per… la responsabilità

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 38/2011
 
In tempi di incertezza si oscilla tra la partecipazione e l’indifferenza, tra l’indignazione e l’apatia.
La gente è disorientata, si chiude sempre più nell’interesse particolare, mentre chi governa la cosa pubblica subisce la tentazione, pure egli, di fare i propri interessi personali, arrendendosi alla difficoltà di perseguire interessi generali oppure dà sfogo alla propria insipienza ed arroganza, faticando a trovare il bandolo della matassa di fronte alla complessità della storia.
E’ una sintesi, con tutti i suoi limiti, anche se, per fortuna, ci sono virtuose eccezioni.
Certamente è un momento in cui le energie migliori della società e della comunità hanno l’obbligo morale di assumersi delle responsabilità, tentando di essere punto di riferimento per i più e indicatori di una via per uscire dalle difficoltà.
Non c’è da scandalizzarsi sei i cattolici tornano a confrontarsi tra loro e perseguono l’obiettivo di costituire un soggetto culturale unitario che si ponga come autorevole interlocutore della politica.
Dall’etica si genera una cultura; dalla cultura si genera la politica; dalla politica si genera l’economia: sono passaggi ineludibili, talvolta inconsapevoli.
Il cattolicesimo politico è un’esperienza che muove da lontano e, seppur declinato in modi diversi nel corso della storia, ha sempre cercato di affrontare il nuovo alla luce di un bagaglio ideale sempre attuale.
I valori del cattolicesimo politico mantengono viva la loro novità; è necessario che ci siano uomini nuovi che sappiano incarnarli e attuarli.
Benedetto XVI nel recente discorso rivolto ai Prefetti Italiani il 14/10/2011 ha esaltato il luminoso esempio di Sant’Ambrogio citando le sue parole: ‘L’Apostolo (Paolo) mi ha insegnato ciò che va oltre la stessa libertà, che cioè è libertà anche il servire. ‘Pur essendo libero, dice, io mi sono fatto servo di tutti’ (1Cor. 9,19)’Per il sapiente, dunque, anche il servire è libertà’ (Ep. 7,23-24).
Assumersi responsabilità significa servire.
Enrico Maria Saviotti