Cardinal Tonini, il vescovo giornalista

Cardinal Tonini, il vescovo giornalista Dal “RisVeglio Duemila” N. 29/2017    4 anni senza il Cardinale. Il prossimo 28 luglio ricorre l’anniversario della scomparsa di Ersilio Tonini, arcivescovo di Ravenna dal 1975 al 1990. La diocesi lo ricorderà nella Santa Messa celebrata da don Alberto Graziani insieme a don Arienzo Colombo, venerdì 28 luglio alle 9, in Cattedrale. E anche a Santa Teresa, domenica 30 luglio alle 9.30 verrà celebrata una Messa in suffragio. “Ersilio Tonini, il vescovo giornalista” è il titolo di un libro, il primo ricordo del Cardinale scritto da un ravennate dopo la sua morte, appena uscito per le Edizioni Moderna, con il sostegno dell’Opera di Religione e della Banca Popolare di Piacenza. La firma è di un giovane Nicola Lugaresi, 26 anni appena compiuti, che alla figura di Tonini, nel 2015, ha dedicato la tesi di laurea in Scienze Storiche e che poi l’ha trasformata nel libro che sarà disponibile a breve nelle principali librerie della città. “No, non me l’aspettavo – racconta Lugaresi – è partito come un progetto di tesi che voleva aprire un nuovo campo d’indagine, non pensavo di pubblicarlo”. Lugaresi, il cardinale, non ha fatto in tempo a conoscerlo, ma la sua figura è riuscita ad affascinarlo ugualmente: “Sono nato il 28 settembre 1990, proprio il giorni in cui lui rese pubblica la sua rinuncia all’episcopato di Ravenna, e dopo non l’ho mai incontrato. Ma è l’immagine pubblica che ha lasciato qui, oltre alla testimonianza di persone che conosco, a farmi scegliere questo argomento di tesi. Devo dire che un certo distacco temporale dai suoi anni come arcivescovo mi ha aiutato nella ricostruzione storica”. Perché è quello il punto di vista contenuto in “Ersilio Tonini, il vescovo giornalista”: “la sua figura si staglia non solo nella storia della Chiesa ma anche in quella d’Italia – racconta l’autore – per la sua capacità di leggere anche i momenti più intensi dell’attualità, penso alle elezioni del ’48, ma anche all’assassinio Moro e alla strage della Mecnavi da pastore, anche da giornalista. Aveva una visione a 360 gradi della società contemporanea”. La grande capacità comunicativa del cardinal Tonini, conseguenza diretta del suo saper stare accanto alle persone nella vita reale, è l’aspetto più conosciuto della sua porpora, una dote “che ha messo a servizio di tutta la Chiesa”. Una capacità che non ha ceduto alle logiche mediatiche né al pericolo di strumentalizzazione: “Sulla dottrina della Chiesa non ha fatto passi indietro”.Ma il suo ruolo è stato importante anche dal punto di vista pastorale, qui a Ravenna. E su questo aspetto, probabilmente, il libro di Lugaresi getta una luce nuova sul Cardinale: “Negli anni della crisi del post-Concilio, ha saputo mettere insieme animi diversi all’interno della diocesi, con uno stile pastorale fuori dagli schemi, in grado di dare un futuro alla Chiesa di Ravenna. Partiva dall’attualità, dal dialogo con i giovani per spingere la Chiesa nel futuro”. Non a tutti è “piaciuto”, “ma il suo modo di interpretare la dimensione pubblica del suo ruolo, la sua sensibilità al dialogo verso i non credenti, lo mette in linea con il pontificato di Giovanni Paolo II, di Paolo VI, al quale diede piena obbedienza, e anche a papa Francesco”.