Biografia del cardinal Tonini

Biografia del cardinal Tonini
 
Dal ‘RisVeglio Duemila’  N. 30/2013
 
Il Cardinale Ersilio Tonini, Arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, è nato il 20 luglio 1914 a Centovera di Sangiorgio Piacentino, terzo di cinque figli di Cesare e Celestina Guarnieri, umili salariati agricoli. A undici anni è entrato nel Seminario di Piacenza, dove ha completato gli studi superiori; è stato ordinato sacerdote il 18 aprile 1937 dal Vescovo Ersilio Menzani. Fino al 1939 è stato vice-rettore del Seminario piacentino, poi si è trasferito a Roma per studiare Diritto Civile e Canonico alla Università Lateranense. Rientrato nel 1943 a Piacenza, ha iniziato a insegnare Italiano, Latino e Greco Il 14 maggio 1953 viene nominato Parroco a Salsomaggiore.
 
Paolo VI, il 28 aprile 1969, decide di elevarlo alla dignità episcopale. Viene ordinato Vescovo il 2 giugno 1969: ventisei giorni dopo prende possesso delle Diocesi di Macerata e Tolentino, nonché delle Amministrazioni Apostoliche di Treja, di Cingoli e di Recanati dove si impegna a tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II nella concretezza della vita diocesana. Vi resta fino alla fine del 1975, quando, il 22 novembre, viene chiamato a reggere l’Archidiocesi di Ravenna e la diocesi di Cervia (poi unite il 30 settembre 1986), succedendo a Mons. Salvatore Baldassarri. È il 17 dicembre 1975 quando l’Arcivescovo Tonini sale sulla Cattedra di Sant’Apollinare per dare inizio, su esplicita indicazione di Paolo VI, all’opera di riunificazione della Chiesa Ravennate, resa necessaria dai forti contrasti seguiti all’annuncio delle novità conciliari, per ridare fiducia e per incitare tutti a guardare sempre avanti, per riuscire ad accogliere preparati i grandi mutamenti in atto nella società. Con un gesto che colpì profondamente i suoi nuovi concittadini, lasciò il suo appartamento nel Palazzo arcivescovile a un nucleo di tossicodipendenti in cerca di salvezza. Si ritirò nell’Istituto Santa Teresa, vero cuore della Romagna, fondato da Don Angelo Lolli.
 
Conoscendo bene la sua mentalità aperta di autentico giornalista sempre pronto a cogliere le novità del proprio tempo, Paolo VI lo ha voluto nel 1978 Presidente del Consiglio di Amministrazione della NEI, la società editrice di ‘Avvenire’. Si deve ancora a Mons. Tonini se il 28 settembre 1978 può riaprire le sue porte il Seminario Ravennate, chiuso nel periodo più buio della contestazione del ruolo stesso del sacerdote nella Chiesa. Nel 1984 s’inaugura il Centro Ravennate di Solidarietà, luogo di accoglienza per tossicodipendenti. Nel 1985, Mons. Tonini rivitalizza e sviluppa il settimanale diocesano ‘Risveglio 2000’ e ‘Ravegnana Radio’.
 
Nel maggio 1986 si svolge in Romagna la visita pastorale di Giovanni Paolo. Fu un momento di eccezionale grazia. Nel 1987 Mons. Tonini ha fondato a Cervia-Milano Marittima il Centro di accoglienza alla Vita; nel 1988, ha animato la campagna nazionale per la raccolta di fondi per l’acquisto di mucche per gli indios Yanomani della diocesi brasiliana di Roraima.
 
Mons. Tonini ha dato un forte impulso alla Caritas diocesana invitandola a seguire maggiormente i bisogni emergenti nel territorio ravennate e portando alla creazione dell’Avulss per il servizio di volontariato alle fasce più emarginate, la Mensa della Fratellanza, il Tribunale dei diritti del Malato, il Gruppo Alcolisti Anonimi, il primo nucleo degli obiettori di coscienza. Nel settembre ’90 ha ancora la gioia di accogliere il Santo Padre per la visita nel Duomo di San Nicolò di Argenta alla tomba di Don Giovanni Minzoni.
 
Il 27 ottobre ’90, il Papa accoglie la rinuncia di Mons. Tonini al governo della Chiesa di S. Apollinare. Il 15 dicembre, in Cattedrale, dopo aver affidato il Pastorale al successore, Mons. Amaducci, Mons. Tonini pronuncia parole che rimangono nel cuore dei ravennati: ‘Permettetemi di continuare ad amarvi’. Da allora, ‘come il più ubbidiente e riverente dei preti diocesani’, prosegue nell’instancabile attività di sempre, insegnando filosofia e teologia alle religiose e ai giovani, predicando gli esercizi spirituali, scrivendo articoli su ‘Avvenire’ e su altri giornali, portando la testimonianza della sua esperienza in tante trasmissioni televisive. Nel febbraio ’91 viene chiamato dal Santo Padre a predicare gli Esercizi Spirituali per la Curia Romana. Nello stesso anno, anima, insieme con Enzo Biagi, la trasmissione televisiva ‘I dieci Comandamenti’ che è a un esempio di moderna catechesi che si avvale del mezzo e del linguaggio televisivo. Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 26 novembre 1994, del Titolo del SS. Redentore a Val Melaina. Si spegne, presso l’Opera di Santa Teresa, il 28 luglio 2013.
 
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