Avvento di Carità nella nostra diocesi ‘Apri il cuore’ – Natale con e per le famiglie in difficoltà
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 45/2010
Anche quest’anno! Apriamo il cuore. Chiediamoci se possiamo aiutare le famiglie bisognose.
Aprire il cuore: a CHI?
Continua la crisi che ci ha coinvolto negli ultimi anni. Ci hanno detto che sarebbe stata breve. Ma ormai ci siamo accorti che questa crisi continua a continuerà ancora. C’è qualche ‘luce’ che si accende. Qualche ditta riceve ‘commesse’ per continuare o per ripartire con la produzione, altre sono riuscite a non licenziare. Ma ci sono anche ditte che hanno messo gli operai in cassa integrazione o hanno licenziato dipendenti. C’è anche chi ha chiuso.
Gli effetti di questa situazione si fanno sentire: persone che rischiano di rimanere o rimangono senza stipendio; famiglie in grosse difficoltà; giovani che non riescono a trovare il lavoro; immigrati senza lavoro e senza casa.
L’iniziativa ‘APRI il CUORE’ spera di vedere cuori aperti verso le famiglie bisognose.
Aprire il cuore: CHI è chiamato ad aprirlo?
Le persone di buona volontà. Chi ha la fortuna di avere un po’ di disponibilità. Enti, Associazioni, Ditte, Banche, Famiglie, Singole persone. Credenti e non credenti. In ciascuno di noi c’è un cuore che si può aprire a chi ha bisogno.
Aprire il cuore: COME POSSO FARE?
È molto semplice e facile. Offri il tuo contributo alla Caritas. È l’organismo che, continuamente, durante tutto l’anno, accoglie persone e famiglie in difficoltà. In città e nelle parrocchie. Presenza preziosa. Voluta dal Vescovo, dai Parroco e dalla Diocesi: mano che si apre ad accogliere gli aiuti e mano che si allunga per donarli. In base a ciò che riceve’ dona. ‘Aiutiamo’ la Caritas ad ‘aiutare’.
Aprire il cuore: PERCHÉ?
Dio, per primo, ha aperto il suo cuore. Ci ha tanto amati da mandare il suo Figlio. Il Verbo si fa carne. Il Figlio di Dio si fa uomo. Viene tra noi per salvarci. Si china per aiutarci. Ci libera dal peccato e da ogni male. Ci dona la vita divina. E si offre sulla croce per noi.
Facciamo Natale quando:
· Ricordiamo il fatto storico della nascita di Gesù;
· celebriamo il Natale (ci raduniamo per pregare, ascoltare, accogliere Gesù nei sacramenti e nell’Eucaristia);
· ci lasciamo guidare da Gesù e dalla sua logica che ci porta ad amare, farci prossimi, aiutare.
Le radici della vita di amore le troviamo nel presepe e sul calvario. È Gesù la radice e il cibo per una vita di amore, di servizio e di donazione.
Inoltre, in ogni persona, c’è un riflesso di Dio-Amore. Tutti abbiamo in Dio la nostra origine. E in noi la sua impronta: l’amore. Qui è la sorgente della solidarietà.
Auguro a tutti un Santo Natale.
+ Giuseppe Verucchi
P.S. I parroci e i responsabili di comunità sono invitati a pensare e a decidere come e quando proporre la raccolta ‘Avvento di carità’ nella propria realtà ecclesiale. Ringrazio quanti parteciperanno a questa iniziativa.