Arrivano nuovi parroci a Cannuzzo e Sant’Alberto
Dal “RisVeglio Duemila” N. 34/2017
Sarà don Alessandro Saporetti, nuovo parroco di Cannuzzo (oltre che di Montaletto di Cervia e Villa Inferno) a dare il via agli ingressi dei nuovi parroci nominati nelle scorse settimane dall’arcivescovo Lorenzo. Sabato 23 settembre alle 20.30 è in programma la Messa di ingresso nella parrocchia di Cannuzzo, presieduta da monsignor Ghizzoni.
A don Saporetti è stata affidata la guida anche di Mensa Matellica. “Per me – dice don Saporetti – è un impegno ulteriore ma che accolgo con gioia. C’è vicinanza, non solo territoriale, con Cannuzzo”. Le precedenti esperienze pastorali – don Saporetti, ordinato il 2 giugno del 2007, è stato anche cappellano a Portomaggiore, Argenta e amministratore parrocchiale a Bando – sono state utili per individuare le priorità pastorali da mettere in atto anche come parroco e quindi primo responsabile della comunità di credenti. “Ovunque sono stato – precisa don Saporetti – ho verificato che le persone vedono nel sacerdote la figura del ‘buon pastore’, di guida delle anime. Anche a Cannuzzo, come sto facendo a Sant’Andrea, per avvicinare alla fede i lontani, partirò dall’Eucaristia e dall’invito a partecipare alla Santa Messa, cercando di farne scoprire la bellezza e il significato”.
Sul piano pastorale, don Saporetti intende continuare sul solco di quanto sta facendo a Sant’Andrea, dove si sono visti i primi frutti, ad esempio con il Grest e con la presenza di un gruppo famiglie. “Oltre a seguire con attenzione il catechismo – continua – voglio essere attento ai bisogni delle famiglie e degli anziani, andando a trovare le persone. Ho anche l’intenzione, con l’aiuto dei laici, di dare vita a una pastorale comune con la parrocchia di Sant’Andrea, sviluppando quanto di buono si è già realizzato in occasione del Grest”.
Don Nicolò Giosue ha già diverse esperienze da cappellano e parroco nel ferrarese, da fine ottobre sarà a Sant’Alberto e Mandriole. “Argenta e San Rocco sono state le parrocchie dove sono stato cappellano. Nel settembre 2007 sono stato nominato parroco di Ripapersico, Portorotta e Quartiere, per un totale di 1.500 abitanti circa”. Realtà piccole, con pochi abitanti in grandissima parte anziani e quasi del tutto prive di luoghi di aggregazione: “La parrocchia, in quelle zone, è quasi l’unico luogo di ritrovo e non a caso, a Ripapersico, un gruppo di volontari vi organizza pranzi e cene”. Ora don Giosuè si occuperà in specifico dei circa 3mila parrocchiani di Sant’Alberto e Mandriole, e ha già le sue priorità in mente: “Mi piacerebbe – dice don Giosuè – iniziare a fare attività con i giovani, alcuni di Sant’Alberto si sono resi disponibili ad avviare un gruppo del dopo Cresima. Ho anche il desiderio di avviare un gruppo famiglie e non trascurerò la scuola materna e la casa di riposo. Conto di avviare collaborazioni con le parrocchie vicine”.
Fabrizio Casanova
Arrivano nuovi parroci a Cannuzzo e Sant’Alberto
