12/09/2013

AC: Il campo famiglie a Canazei

AC: Il campo famiglie a Canazei
 
Dal ‘RisVeglio Duemila’  N. 33/2013
     
Questa volta vorrei partire dalla fine. Da quella torta tagliata l’ultima sera, offerta a tutti i partecipanti e sulla quale era visibile un bel numero di cioccolato: quindici. Quindici come gli anni festeggiati dal Campo diocesano per adulti e famiglie proposto dall’A.C. e svoltosi dal 18 al 25 agosto a Canazei. Ce l’abbiamo fatta, un piccolo miracolo, come, d’altronde, tutti i campi proposti nella nostra diocesi in questa estate. Troppo spesso li diamo per scontati ma penso di non esagerare se dico che sono eventi straordinari. Partendo da chi decide di organizzarlo, passando per chi dà semplicemente una mano, per finire con chi decide di partecipare. Non è scontato trovare persone che ci mettono voglia, passione e fede per confezionare una settimana che vada bene per il bimbo nel girellino e il nonno con la pressione un po’ alta. Tanti sono gli ingredienti, importante è amalgamarli bene. Di solito quando finisce un campo gli elogi vanno tutti a chi lo ha pensato e preparato. Il mio ringraziamento per questi 15 anni filati, invece, va a tutti coloro che hanno partecipato. Per la loro pazienza, per lo spirito di adattamento, per la voglia di stare assieme che ha contribuito ogni anno a rendere il nostro campo sempre più bello.
 
Sopra la torta, quest’anno, siamo riusciti a mettere anche la ‘ciliegina’. Questa è stata per noi la visita del nostro Arcivescovo. Nel pomeriggio che ha trascorso con noi ha incontrato i bimbi, i ragazzi, i giovani  fermandosi infine con gli adulti per un colloquio cordiale. Il tutto si è concluso con la celebrazione eucaristica e una bella foto di gruppo. Per la prima volta con noi Don Alberto Graziani, Parroco di San Biagio e per qualche giorno Don Lorenzo Rossini, assistente ACR. Nell’anno della fede il tema non poteva che essere questo e così nei gruppi di riflessione tutti, dai piccoli ai più grandi, abbiamo meditato su questo grande dono spesso dato per scontato. E’ stato un breve cammino alla riscoperta della propria fede rispondendo anche noi dalla domanda che Gesù fece fatto a Pietro: ‘E tu, chi dici che io sia’.
Alla fine di questo percorso i ragazzi, come gli apostoli, hanno voluto scrivere il loro ‘Credo’ e professarlo durante la messa finale. A fare da cornice a tutto ciò la splendida Val di Fassa con le imponenti dolomiti che grazie ad una bellissima settimana di sole abbiamo potuto gustare in ogni particolare. Il lancio dei palloncini per ringraziare il Signore e gli abbracci finali hanno salutato questa bella esperienza.
 
Fabio Zannoni
 
 
 
‘CREDO’ DEI RAGAZZI
 
Credo in Dio e nel suo figlio Gesù,
che mi aiuta e mi protegge 
in ogni circostanza,
che è per me una guida,
un amico con cui confidarmi,
un compagno, un angelo custode,
un punto di riferimento che mi indica la retta via.
Lui ha generato me,
tutti i miei amici e le cose che mi circondano.
Io so che Lui mi ama
e che potrò sempre vivere in comunione con Lui
e con i miei fratelli.
Credo nella Chiesa in cui incontro Dio e il Signore
nell’ascolto della sua Parola e nei sacramenti.
Credo nello Spirito Santo,
nel perdono dei peccati
nella risurrezione dalla morta
e nella vita eterna.
Amen