Accanto alla gente, fedeli al Vangelo

Accanto alla gente, fedeli al Vangelo 
Dal “RisVeglio Duemila” N. 38/2017  

Alla fine di un viaggio durato oltre un anno siamo arrivati a una prima meta: il rilancio del settimanale diocesano Risveglio Duemila. Rinnovato nella grafica e nell’impostazione, ripensato nei contenuti. Vuole essere più vicino ai lettori giovani e meno giovani, più “voce” della Chiesa diocesana, più luogo di incontro e scambio di esperienze e idee tra le parrocchie, le associazioni, i movimenti. Nelle intenzioni, vuole mettersi più in dialogo anche con la società civile ravennate, cervese e ferrarese (per le nostre parrocchie in quella provincia).Lo scopo della sua esistenza e dell’impegno dei mass media cattolici in genere è sempre quello di far passare il Vangelo – la più importante Buona Notizia di sempre – e farla arrivare a tutti, nei linguaggi propri dei mezzi di comunicazione. Per questo si sta preparando anche un sito internet del Risveglio, che possa arrivare ai tanti che oggi preferiscono il linguaggio digitale a quello più tradizionale. Ma per ora tutte forme di comunicazione sono da tenere e coltivare, per raggiungere il maggior numero possibile di persone.Lo stile del Risveglio Duemila in realtà è già cambiato da molti mesi con la nuova direzione e i criteri della nostra informazione religiosa o della comunicazione e dei commenti sui fatti locali ecclesiali o civili. Tiene come modello lo stile del quotidiano Avvenire e dell’Agenzia SIR, che sono anche per noi fonti privilegiate, oltre a quelle ufficiali della S. Sede per ciò che riguarda il Papa o la Chiesa universale. Non è facile oggi trasmettere informazioni e ancor più riflessioni e giudizi sui fatti della vita corrente dentro e fuori la Chiesa. Molte sono le voci, molte le interpretazioni, grande il rischio di aggiungere “colore” o drammatizzare una notizia ritenuta debole secondo lo standard corrente. Difficile, per chi fa comunicazione da cristiano, non accettare interpretazioni estremiste che possono circolare anche dentro la vita della Chiesa oggi e non cadere nell’ottimismo ingenuo e quietista di fronte ai mali del mondo, ma nemmeno nel pessimismo apocalittico che vede nemici trionfare ovunque. Siamo portatori di una visione cristiana dell’uomo e della realtà sociale che è realista, perché sa tenere insieme la grandezza e la miseria; la tendenza della persona, e di ogni persona, all’apertura a Dio, insieme alla fragilità della libertà umana; il tanto bene fatto nella storia, soprattutto il bene fatto dalla Chiesa, insieme a strutture di male che hanno radici forti a livello personale e sociale. Ma sappiamo anche che su tutta la storia trionfa il Signore Gesù che ha già vinto la morte e il male. Noi credenti in Lui siamo portatori di una vita nuova arricchita dalla fede e animata dalla speranza e dalla carità. La vogliamo offrire a tutti e la annunciamo anche attraverso i mass media vecchi e nuovi. Il nuovo Risveglio avrà soprattutto questo obiettivo, perciò avrà bisogno di un dialogo e di uno scambio continuo con le comunità cristiane, con i parroci, con i collaboratori pastorali, con il Vescovo, con tutti quelli che sono più impegnati nel servizio dell’evangelizzazione, nella diffusione della gioia del Vangelo.
 + Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo