Giornata diocesana della Carità “La carità è uno stile, per tutti”
Dal “RisVeglio Duemila” N. 18/2017
La carità non si delega. Non è “affare di pochi”, che lavorano o fanno volontariato in Caritas, né può essere un gesto saltuario o una “stelletta”. Ecco perché la Giornata della Carità che si celebrerà domenica 14 maggio in tutte le parrocchie della diocesi da quest’anno si chiama “Giornata della testimonianza della carità”. Ed ecco perché per farla vivere davvero a tutti i fedeli sono stati stampati 13 mila cuori di cartone da distribuire nelle parrocchie, segno di “un cuore che vede, che si ascolta e che si apre all’altro”, come recita la frase che vi è scritta sopra.
“Per questa giornata abbiamo proposto ai parroci questo segno concreto – racconta don Alain Gonzalez Valdès, delegato diocesano per la carità –, assieme a indicazioni per la liturgia e per la preghiera dei fedeli per lanciare il messaggio che la carità non è per pochi ma al contrario è una dimensione fondamentale della vita del cristiano. Non è dare qualcosa ma donare se stessi: ecco perché in questa giornata non proporremo collette né raccolte fondi”. Le necessità, ovviamente, ci sono: nel 2016 il centro d’ascolto di piazza Duomo ha aiutato 907 famiglie per un totale di 2.676 persone (il 60% circa stranieri), con 214 nuclei nuovi. Ma la domanda dalla quale partire, non è “quanto puoi dare”, ma l’interrogativo, personale del Signore a ognuno che leggiamo in Matteo: “Ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare. Questa è la chiesa di Francesco, che mette al centro i poveri e le risorse in comunità. Altrimenti facciamo assistenzialismo, e possono farlo altri e anche meglio di noi”. E se è “affare di tutti”, la carità dev’essere anche prossima. Di qui l’obiettivo che la Caritas diocesana si è data di ampliare e rafforzare la rete delle Caritas parrocchiali: “Abbiamo appena concluso il corso per operatori di pastorale nei vicariati che ha avuto un’ottima partecipazione, da qui sono nate conoscenze e relazioni che vogliamo continuare ad alimentare”. La Caritas è presente in 17 parrocchie (il 20% della diocesi) e ci sono progetti per aprirne altre due a Cannuzzo e a Campiano. “Ma occorre anche rivedere e magari strutturare le altre, in modo che non siano solo luoghi di distribuzione ma anche di incontro – ragiona don Alain –. Su questo il ruolo dei parroci è fondamentale”. Parroci che saranno i principali veicoli del messaggio della giornata di domenica: “Hanno risposto bene – racconta Silvia Masotti che in Caritas si sta occupando delle realtà parrocchiali e in specifico ha seguito l’organizzazione della Giornata di domenica –. Hanno accolto la sfida che abbiamo loro proposto, senza resistenze”. Appuntamento a domenica in tutte le parrocchie.