Monumenti in crescita, più 10% di turisti nel 2016 Dal “RisVeglio Duemila” N. 4/2017 Un aumento di oltre il 10% rispetto al 2015. È questo il lusinghiero risultato delle presenze di visitatori ai monumenti Unesco dell’Arcidiocesi nel corso del 2016. È stato davvero un annata straordinaria che ha registrato 438.000 ingressi tra San Vitale, Galla Placidia, Battistero Neoniano, Sant’Apollinare Nuovo e Museo Arcivescovile dove è situata la Cappella di Sant’Andrea. Per comprendere appieno questo risultato del 2016, si rileva come nel 2015 i visitatori furono 399.912 e che l’aumento di quell’anno fu del 3,5% rispetto il 2014 quando vennero registrate 386.474 presenze.Un altro dato di confronto può essere il 2011. Cinque anni fa si registrarono 368.798 ingressi, 70.000 visitatori in meno rispetto allo scorso anno.L’anno scorso non solo consolida il trend positivo degli ultimi anni, ma rappresenta davvero un salto in avanti del flusso turistico, quantomeno quello diretto ai monumenti della Diocesi. Se vogliamo il numero delle presenze è ritornato a quello degli inizi degli anni duemila, con un ulteriore incremento.Ravenna attira e attrae. Ma soprattutto attirano i mosaici e i monumenti gestiti dell’Opera, vero e proprio polo d’attrazione per chi arriva in città. Dopo anni di difficoltà o stabilità, anche il dato degli arrivi e delle presenze in città è tornato ad aumentare a dicembre 2016 del 2,7% e del 4,2%, fanno sapere dal Comune. Ma a giudicare dai dati sugli ingressi, il traino, com’è strutturale, sono stati proprio i monumenti dell’Opera. Ma le ragioni di una crescita di oltre il 10% di visitatori nell’ultimo anno sono tante.Dall’aumento del turismo straniero, alla scelta di mete nazionali ed europee piuttosto che extracontinentali, causa le turbolenze di ogni genere, all’attività di promozione svolta da diversi soggetti e su diversi piani. Certo, il buon numero di ponti del 2016 ha contribuito. Ma certamente anche azioni di marketing territoriale e di prodotto. Sappiamo che il turismo è una risorsa. Pensiamo che i numeri di oggi non bastino a rendere il comparto decisivo per l’economia ravennate. Bisognerebbe arrivare a numeri ben superiori. Le potenzialità ci sono, bisogna insistere e mettere in campo idee, tali da rendere più accogliente e ospitale la città intera. Ravenna ha certamente delle peculiarità che la rendono unica.Da sole non bastano per attrarre investimenti. Occorrono dinamismo e capacità di cercare gli investimenti, rendendosi accoglienti nei confronti di chi può aprire questa città e renderla sempre più inserita nel contesto internazionale dell’industria del turismo.
Enrico Maria Saviotti
Monumenti in crescita, più 10% di turisti nel 2016
