Dal “RisVeglio Duemila” N. 1/2017
Lunedì 9 gennaio la diocesi ha salutato per l’ultima volta don Etelberto Tregnaghi, tornato alla Casa del Padre venerdì 6 gennaio a101 anni. Era il sacerdote più anziano della diocesi, conosciuto anche per la sua particolare somiglianza al cardinale Tonini. Nato a Berra (Ferrara) il 13 febbraio 1916, era stato ordinato il 10 marzo del 1940 e i primi anni li aveva trascorsi come cappellano in diverse località, San Zaccaria, Godo, Santerno, prima di diventare parroco, nel dopoguerra, a Madonna dell’Albero, dove don Tregnaghi sistemò la chiesa, mal ridotta dopo la guerra, e costruì quello che ancora oggi è l’asilo comunale.
Poi vennero i trent’anni a Filo d’Argenta, area rurale nella quale don Etelberto cerco di avvicinare alla vita di fede i parrocchiani, molti dei quali impegnati nella vita dei campi promuovendo diverse iniziative. Dopo un periodo trascorso come cappellano ad Argenta, don Tregnaghi fu costretto, causa seri problemi di salute, a trasferirsi nell’ottobre del 2003all’Opera di Santa Teresa dove continuò a condurre la sua vita sacerdotale e a dedicarsi alla sua grande passione, la pittura (fece anche un ritratto al cardinal Tonini).
In un’intervista che Risveglio Duemila pubblicò nel 2015, in occasione dei suoi settantacinque anni di sacerdozio, a proposito del suo rapporto con Dio, raccontava: “E’ il mio punto di riferimento, mentre tutto il resto passa, Dio resta. Ho potuto sperimentare il suo amore e la sua Provvidenza in diverse occasioni”.