Torna la Colletta alimentare, 400 i volontari
Dal “RisVeglio Duemila” N. 42/2016
Sono 400 i volontari, dei quali 150 studenti delle superiori e una decina sotto i 14 anni, che parteciperanno alla Giornata della colletta alimentare il 26 novembre a Ravenna e provincia. Un’edizione da record quella di quest’anno che segna anche un’importante anniversario, il ventesimo dalla prima raccolta, avvenuta quindi sul territorio nel 1996. E sono tanti anche i supermercati coinvolti, 31 in provincia, davanti ai quali saranno distribuite le sportine ai clienti che entrano che potranno riempire con beni alimentari non deperibili che poi la Fondazione Banco Alimentare distribuirà alle realtà caritative del territorio: alle Caritas diocesane e parrocchiali e agli altri enti assistenziali sul territorio: Re dei Girgenti, associazione Sant’Apollinare onlus, Comitato cittadino antidroga. Servono quindi pasta, riso, biscotti, olio. “Lo scorso anno – racconta Renato Lorenzetti, coordinatore dell’iniziativa a Ravenna – abbiamo raccolto 25 tonnellate di cibo, che sono state consegnate alla sede imolese del Banco alimentare. Nella provincia di Ravenna sono state raccolte oltre 111mila tonnellate di cibo in 105 punti vendita e hanno aderito 2.000 volontari. I beni raccolti sono stati distribuiti in 98 strutture caritative convenzionate per aiutare più di 13.000 persone”. E prosegue: “È un momento importante quello della colletta alimentare perché per un giorno, rende possibile a tutti di fare bene al prossimo. Ed è commovente constatare la gioia del dono delle persone comuni. Molte delle quali magari rispondono quasi infastiditi alla richiesta di destinare parte della propria spesa ai poveri, ma quando escono la consegnano ai volontari piena e sorridono contenti di aver compiuto quel gesto”. Anche sul fronte dei volontari, la Colletta sta dando risultati importanti con numeri in aumento, spiega Lorenzetti “sono soprattutto le nuove generazioni ad essere sensibili al tema della solidarietà, come mostrano i numeri. È bello vedere giovani tra i 12 e i 18 anni che rinunciano ad un sabato pomeriggio di svago per trascorrerlo davanti al supermercato a distribuire sportine di nylon, smistare il cibo e metterlo negli scatoloni, in un periodo dell’anno i cui le temperature sono già rigide”. Una tendenza che si conferma anche a livello regionale . “Molte scuole attendono proprio la Colletta alimentare per far fare ai ragazzi un’esperienza concreta di solidarietà – racconta Elena Mazza, addetta alla raccolta fondi del Banco alimentare di Imola – e da alcuni anni la colletta riceve il patrocinio del dell’ufficio scolastico regionale. Anche loro, come i clienti che comprano il cibo, con il sorriso sulle labbra e la gioia di donare il proprio tempo per compiere un gesto semplice ma essenziale, quello di tendere la mano a chi è meno fortunato e fargli capire che non è solo. L’iniziativa della Giornata della Colletta, che si svolge nella stessa giornata in moltissime città italiane e all’estero, è nata nell’ambito della onlus Banco alimentare, fondata nel 1989 da don Luigi Giussani del movimento di Comunione e Liberazione, mentre in regione la prima filiale è stata aperta nel 1991.
“Rispetto al 2015 abbiamo un numero maggiore di persone che si rivolgono a noi – continua la Mazza– , si è passati dai 134. 600 ai 139.600 e stando a quanto ci hanno riferito le strutture alle quali inviamo il cibo, il trend è in aumento”. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di famiglie a basso reddito, tra le quali famiglie di nazionalità straniera, molte delle quali residenti da tempo in Italia, ma sono numerose anche le famiglie monoparentali. Con la nuova legge antispreco (di cui devono però ancora uscire le norme attuative) sarà facilitata la beneficenza da parte delle aziende grazie allo snellimento burocratico. “Nel 2015 – aggiunge la Mazza – abbiamo ricevuto prodotti da 113 aziende di trasformazione, 42 dai punti vendita della grande distribuzione e 11 dalla ristorazione collettiva”. Infine, i dati regionali del 2015: 895 tonnellate di cibo raccolto, 1.226 punti vendita, 18.000 i volontari per 134. 615 persone bisognose sostenute attraverso 800 strutture. A livello nazionale invece, sono state 8.990 le tonnellate raccolte in 11mila punti vendita aderenti e coinvolti 135.000 volontari per aiutare un milione mezzo di persone bisognose seguite da 8.000 strutture.
Anna Cavallo