Tra la casa e la piazza. Pastorale Giovanile in cammino

Tra la casa e la piazza. Pastorale Giovanile in cammino

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 34/2016

 

L’anno pastorale che inizia e tutte le sue iniziative.
Tra le proposte, anche un mese di servizio a Carabayllo

“Siamo nel bel mezzo del cammino, di un progetto triennale che prevede, gradualmente, di spostare il baricentro delle attività da quelle rivolte alla ‘casa’, cioè ai giovani delle parrocchie, alla missione nelle tante ‘piazze’ che ci permettono di incontrare i giovani del nostro territorio”. Sarà un anno di tenacia ma anche di sguardo fisso sugli obiettivi quello che inizierà il 25 settembre con “Stand Up for Jesus” per la Pg, come spiega l’incaricato del Servizio don Stefano Bucci.

“La Gmg di Cracovia ci ha dato una gran carica – racconta –. Ora bisogna mettere a frutto quest’esperienza straordinaria nell’ordinario”. Come? Il tema dell’anno segue quello della diocesi e prolunga quello di Cracovia: si parlerà di fede nella gioia, e quindi anche di Beatitudini.

Ci saranno attività specifiche proposte a diverse fasce d’età.

La novità più significativa è forse è scelta di appoggiarsi a un’associazione, l’Azione Cattolica per il cammino dei pre-adolescenti. Gli educatori di questa fascia ci chiedevano da tempo di essere aiutati. E abbiamo pensato che una scelta del genere potesse aiutare a fare rete tra parrocchie diverse – spiega don Bucci –. L’Acr ha a disposizione strumenti e struttura per offrirci tutto questo. Perciò lavoreremo insieme per ottimizzare risorse, organizzare appuntamenti e la formazione insieme. Una bella occasione di comunione”.

Per gli adolescenti prosegue invece il percorso di formazione con proposte specifiche per fasce d’età: “Start up” e “Up grade” per i più piccoli, e, da quest’anno, week-end residenziali (Pro 3 e Pro 4) e “Walking on” per gli ultimi anni delle superiori, sull’accompagnamento del gruppo e sulla progettazione.

E poi ci sono gli eventi: si parte già sabato 25 settembre con “Stand up for Jesus”, un momento di preghiera davvero particolare (la tecnica è quella del worship, con un gruppo, di One Way, che arriveranno da Città di Castello per suonare musica adatta ai momenti di riflessione e adorazione).

Visto il successo dell’anno scorso, prima di Natale, assieme alla Caritas, verrà riproposta la cena della carità con le persone del centro d’ascolto. Poi la Gmg diocesana in primavera e Hear the Word, la scuola della Parola lanciata l’anno scorso, che si alternerà alle proposte del Caffè Teologico. Ci sarà spazio anche per le proposte di carità. “Chi è educatore ma anche chi non lo è ci chiede di poter vivere esperienze come queste – spiega don Stefano –. Come Pg proporremo anche quest’anno la ronda della carità, ma soprattutto ci proporremo come mediatori o ‘tutor’ di altre esperienze caritative già presenti in diocesi, dall’Opera di Santa Teresa ai servizi socio-sanitari della Pieve”.

E in questa “piazza” dove si incontrano tanti Altri, non poteva mancare un impegno missionario, a Carabayllo. “In collaborazione con la Pastorale missionaria abbiamo pensato a un percorso, che partirà da gennaio, al termine del quale, chi lo desidera potrà fare un periodo di servizio in Perù. Ci andremo anche noi dell’Ufficio”.

Tutte iniziative ideate e proposte da giovani, per i giovani.

E la parrocchia dove va a finire? “È vero, la parrocchia ha una bassa soglia, ci sono iniziative per tutti. È per questo che i giovani devono vivere entrambe le dimensioni: la parrocchia e la Pastorale Giovanile. Non ha senso fare la riserva ‘indiana’ dei giovani. Sono due mondi da tenere in equilibrio, anche perché questo ci permette di rinnovare le comunità dall’interno: un altro dei nostri obiettivi”.