Al via sabato 17 l’anno pastorale. Al centro la famiglia

Al via sabato 17 l’anno pastorale.
Al centro la famiglia

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 33/2016

 

Con l’assemblea di sabato 17 settembre, “Parrocchie e famiglia: amarsi nella gioia”, inizia ufficialmente l’anno pastorale. Un anno che mette al centro la famiglia. Dopo la pubblicazione, nell’aprile scorso, dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, che recepisce molte delle indicazioni dei due sinodi sulla famiglia, il tema arriva in diocesi, per una scelta precisa dell’arcivescovo Lorenzo, anticipata nell’omelia di Sant’Apollinare con l’appello a lavorare su politiche familiari, soprattutto a livello locale. Un anno (o anche di più), quindi, per valorizzare, sostenere e anche parlare di più (e magari in modo diverso, lo dico anche per Risveglio Duemila) di famiglia, sia nella Chiesa che nella società. E questo è un compito non tanto e non solo per chi si è sempre occupato di questo settore della pastorale, ma per tutti: perché tutti facciamo parte di una famiglia e, come famiglie, possiamo aiutare e sostenere, anche solo con la compagnia o con l’esempio, chi è in difficoltà.

La famiglia, quindi, come soggetto di pastorale: è uno dei cambi di prospettiva che ci chiede l’Amoris Laetitia. E qui arriviamo all’assemblea pastorale diocesana di sabato prossimo a San Simone e Giuda. Da tempo, l’assemblea è un momento di confronto e approfondimento sul tema pastorale dell’anno: ma quest’anno assume una rilevanza e un significato particolare. È nello stile sinodale raccomandato da papa Francesco al convegno di Firenze che si potrà dare concretezza al nostro “progetto per la famiglia”. Dal confronto tra famiglie, tra laici e sacerdoti, tra giovani e meno giovani (che verrà proposto nei lavori di gruppo) oltre che dalle indicazioni dell’arcivescovo Lorenzo, emergerà la rotta da seguire. Infatti nel programma pastorale dell’anno dell’Ufficio Famiglia, per ora, c’è solo una piccola grande novità: un corso rivolto agli operatori pastorali parrocchiali. Segno che forse occorre ripartire da lì: dalle parrocchie, per trovare nuovi strumenti per “accompagnare, discernere, integrare” tutte le famiglie. Si parte da qui, ma tutti insieme.

 

Daniela Verlicchi