Al via la novena di Pentecoste
Dal “RisVeglio Duemila” N. 17/2016
Presso la chiesa di Santa Giustina dal 6 al 13 maggio alle ore 20.45 si terrà la novena di Pentecoste, in preparazione alla solennità che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Sabato 14 maggio alle 20.45 in Duomo è in programma la Veglia di Pentecoste che concluderà la novena.
Il tema scelto quest’anno dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, lo ha suggerito Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il giubileo sulle opere di misericordia corporali e spirituali.
Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina…”. Aggiunge ancora il Papa: “Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e in base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete.
Se avremo accolto il forestiero e vestito chi è nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarà chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso è fonte di solitudine, se saremo stati capaci di vincere l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà, se saremo stati vicini a chi è solo e afflitto, se avremo perdonato chi ci offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla violenza, se avremo avuto pazienza sull’esempio di Dio che è tanto paziente con noi, se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle”.
Pertanto ogni sera, aiutati dal Vangelo, si prenderanno in esame le opere e con testimonianze particolari di singole persone o di gruppo si cercherà di capire meglio a che punto siamo con la nostra testimonianza, che deve essere attuata più con i fatti che con le parole. La presenza del sacerdote o parroco responsabile spirituale del gruppo chiamato ad animare la Novena, aiuterà i presenti a capire se viviamo o no come discepoli del Risorto. Tutti i fedeli sono invitati a partecipare; le riflessioni dovranno portarci a interrogarci.
La spiritualità della misericordia è esigente perché ci obbliga alla conversione, ci spinge cioè a prendere coscienza di noi stessi, a ritrovare la familiarità con il Signore, a rimanere nel Suo amore, a lavorare con più impegno nella sua vigna e tutto questo non per timore, ma per amore: perchè il Signore “merita” una risposta positiva.
Gaetano Storace