Due parole su don Giovanni
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 19/2011
Il 27 maggio del 1961, fra pochi giorni saranno cinquant’anni, Don Gian Maria Orlandini (per i suoi parrocchiani e amici ‘Don Giovanni’ ‘ originario di San Pellegrino Terme (Bg) – diventava Sacerdote. Da quando è stato incardinato nella nostra Diocesi, egli ha ricoperto diversi incarichi; soprattutto, dal 20 settembre del 1980 è Parroco della Parrocchia di San Lorenzo in Cesarea (via Romea Sud, Ravenna). Sono proprio alcuni suoi parrocchiani che testimoniano l’affetto e la gratitudine verso Don Gian Maria. Ci uniamo alle loro testimonianze, ringraziando Don Gian Maria per il suo operato e inviandogli il consueto augurio: ad multos annos! La Redazione
‘Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo’. Una frase banale penserete’ e invece no’Nulla è scontato e banale se si parla di Don Giovanni Orlandini!
Quando Simona ci ha chiesto di scrivere due righe per il suo anniversario di sacerdozio abbiamo accettato con gioia, ma da dove cominciare? Dall’inizio, da vent’anni fa, quando lo abbiamo conosciuto, noi giovani sposi e lui attivo sacerdote di una grande Parrocchia come quella di San Lorenzo in Cesarea. Venendo dalla Puglia, ci sentivamo un po’ spaesati, ma il suo sorriso e la sua accoglienza ci hanno conquistati. Ricordiamo ancora la sua prima lezione di catechismo alla nostra primogenita, in cui abbiamo imparato il significato della parola ‘grazie” grazie a Dio per la vita, per l’aria che respiriamo, per la salute, per la famiglia, per il lavoro, per ogni piccola cosa che ogni giorno ci pone davanti. Ma la sua importanza nella nostra famiglia e nella nostra vita personale e di fede, va ben oltre. Durante la lunga malattia del nostro secondogenito, Don Giovanni è stato per noi sostegno nella tempesta, punto di riferimento certo e per Marco una guida, colui che, accanto a noi, nel dolore e con la preghiera, lo ha guidato fino al momento della sua nascita al cielo, con serenità e fiducia in Gesù, grande amico e luce inestinguibile che ha illuminato i suoi passi fino alla fine. Ringraziamo Dio per averlo donato a noi, alla nostra comunità, la grande famiglia di San Lorenzo in Cesarea, e alla Chiesa, perché lui è un buon amico, un compagno di vita, una guida, un ottimo ascoltatore e, non ultimo, un sacerdote eccezionale. Invochiamo su di lui la benedizione del Signore affinché gli doni la salute e la forza necessarie per poter continuare a svolgere la sua missione accanto a noi, in questo faticoso e meraviglioso viaggio che è la vita. Grazie Don Giovanni, ti vogliamo bene.
Luciana e Vincenzo Petruzzellis