La Chiesa di Ravenna-Cervia aperta al mondo
Dal “RisVeglio Duemila” N. 11/2015
Domenica 22 marzo, V domenica di Quaresima, si celebrerà in tutte le parrocchie la Giornata diocesana per la preghiera e il sostegno per la missione diocesana di Santo Domingo (Perù) che la Chiesa di Ravenna-Cervia intende aprire nei prossimi mesi.
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 19-20).
La missione diocesana di Santo Domingo è la missione di tutta la diocesi, affidata quindi a tutti noi: adulti, giovani, ragazzi e bambini. In questa Giornata diocesana vogliamo pregare per l’inizio della nostra missione diocesana, affidando al Signore Gesù questa progetto perché la Chiesa di Ravenna-Cervia possa essere Chiesa “in uscita”, chiesa missionaria. Insieme alla preghiera vogliamo però anche offrire anche il nostro sostegno solidale alla missione.
Spunti di riflessione dell’Arcivescovo Lorenzo
Dai primi apostoli ai santi Domenico e Francesco, dai santi Francesco Saverio e Matteo Ricci a santa Francesca Cabrini, fino ai Charles de Foucauld e Madeleine Delbrêl, tutti costoro sono cristiani veri perché testimoni e missionari. L’enciclica Redemptoris Missio del santo papa Giovanni Paolo II, già ricordava che il mondo oggi si aspetta da ogni cristiano e dalla Chiesa intera un dinamismo missionario che si fondi sulla testimonianza, sul primo annuncio, sulla conversione e sul cammino di apertura delle Comunità. Un dinamismo missionario che, come già nei primi secoli, incarni il Vangelo nella cultura, entri in dialogo con le coscienze e si muova secondo i criteri della carità.
Il messaggio cristiano oggi più che mai coinvolge la vita delle persone nella loro totalità. Il Vangelo crea cultura, demitizza le ideologie, contribuisce alla costruzione di una società più giusta e solidale animata dalla carità, fa sorgere la fede in chi cerca Dio con sincerità e la alimenta, apre nuove speranze e fa desiderare la vita piena a chi è nel dubbio e nell’oscurità. La nuova evangelizzazione rivolta a tutti e fuori dai luoghi abituali, rimane il cammino preferenziale per l’accoglienza dello splendore della verità, per l’appartenenza alla comunità fraterna, per il rilancio della civiltà dell’amore.
Papa Francesco dice al n. 24 di Evangelii Gaudium che la Chiesa e` “in uscita”, quindi e` “comunita` di discepoli missionari” quando vengono fatte queste cinque scelte: prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare, festeggiare.
Prendere l’iniziativa: “La comunita` evangelizzatrice… sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi”.
Coinvolgersi: “La comunita` evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se e` necessario, e assume la vita umana, toccando la vita sofferente di Cristo nel popolo”.
Accompagnare: “(La comunita` evangelizzatrice) accompagna l’umanita` in tutti i suoi processi… Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. L’evangelizzazione usa molta pazienza, ed evita di non tenere conto dei limiti”.
Fruttificare: “La comunita` evangelizzatrice e` sempre attenta ai frutti… Si prende cura del grano e non perde la pace a causa della zizzania. Trova il modo per far si` che la Parola si incarni in una situazione concreta e dia frutti di vita nuova. Il discepolo sa offrire la vita intera e giocarla fino al martirio… il suo sogno non e` riempirsi di nemici, ma piuttosto che la Parola venga accolta e manifesti la sua potenza liberatrice e rinnovatrice”.
Festeggiare: “(La comunita` evangelizzatrice) celebra e festeggia ogni piccola vittoria, ogni passo avanti nell’evangelizzazione. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della liturgia, la quale e` anche celebrazione dell’attivita` evangelizzatrice e fonte di rinnovato impulso a donarsi”.
