Parte l’anno scolastico. Senza educazione non c’è futuro

Parte l’anno scolastico. Senza educazione non c’è futuro
 
Dal “RisVeglio Duemila”  N. 33/2014
 
 
La scuola è pronta alle nuove sfide
 
L’anno scolastico è appena iniziato e tra pochi giorni riprenderanno le lezioni in tutte le scuole della nostra regione. Ogni anno è l’inizio di una nuova, fantastica avventura educativa che comporta responsabilità che scuola e famiglia hanno verso i bambini e i ragazzi in merito all’educazione e alla formazione. Alcuni nodi si ripropongono, ma occorre lavorare per trovare le soluzioni più adeguate.
 
È di certo positivo che si ricominci a parlare della scuola come una prospettiva sulla quale investire per cercare di risollevare il nostro paese dalla crisi investendo nel futuro.
 
Entrando nel dettaglio, uno dei temi caldi è quello della instabilità dei docenti nelle scuole a causa del precariato che comporta due effetti spiacevoli: un inizio di anno scolastico piuttosto complicato e l’annuale alternarsi di insegnanti nelle classi.
 
Il Governo pare volere porre rimedio a questa situazione considerando l’immissione in ruolo di 100.000 precari provenienti dalle GAE (graduatorie a esaurimento) e considerando la costituzione di un organico funzionale. Significa attribuire a ogni scuola una quota di personale docente, senza classi assegnate, che può servire alla scuola ad ampliare l’offerta formativa, per sostituire i docenti assenti e per attività di progettazione.
 
In questi giorni si sta elaborando il piano dell’offerta formativa e ogni istituzione scolastica utilizza le capacità progettuali ampiamente acquisite in questi ultimi anni di proficuo lavoro e di certo non deluderanno le aspettative di chi nella scuola crede. Un aspetto positivo è che, dopo tanti anni, si faccia un’analisi dei bisogni e si provi a trovare delle soluzioni.
 
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica nel nostro territorio occorre distinguere tra scuole che attendono di avere un edificio proprio, ma 20.845 edifici scolastici beneficeranno di 1.094.000.000 di euro attraverso tre tipi di intervento che corrispondono a scuole belle, scuole sicure e scuole nuove.
 
Sono anche previsiti piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi per progettare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.
 
La Buona Scuola offre interessanti prospettive per le scuole che vogliono mettersi in gioco e che vogliono motivare i loro studenti perché senza l’educazione non si ha un futuro. Alle scuole superiori, con quest’anno scolastico, partirà l’ambizioso progetto CLIL, cioè l’insegnamento nelle classi quinte di una materia in lingua straniera.
 
Ci sono alcune difficoltà oggettive con progressione dovute al mancato aggiornamento delle competenze dei docenti per cui il ministero prevede norme transitorie che permettano alle scuole di affrontare questo impegnativo percorso. Le operazioni di avvio dell’anno scolatico sono comunque a buon punto e gli studenti e le loro famiglie troveranno, il 15 settembre, il personale della scuola pronto ad accoglierli con la massima disponibilità.
 
 
Patrizia Ravagli
 
 
Foto: www.tempi.it